Venerdì 20 dicembre, alle ore 18.30, BKV Fine Art ospita “Bleedings”, reading di Abel Ferrara delle poesie di Gabriele Tinti, ispirate alle narrazioni bibliche delle brutali uccisioni per decapitazione e alla restituzione figurativa che di questi miti hanno fatto alcuni artisti barocchi e contemporanei. Ideale cornice dell’evento sarà la mostra “Perdere la testa”, ospitata nella galleria milanese e prorogata per l’occasione fino al 17 gennaio 2025, che esplora uno dei motivi più inquietanti e attraenti della storiografia artistica, la testa mozza. Attraverso un'accurata selezione di questa iconografia dall'antichità ai giorni nostri, sono messe in luce alcune delle teste più famose della storia, come quelle di San Giovanni Battista, Golia e Oloferne. Accanto ad essi, compaiono anche i rispettivi carnefici: Salomè, Davide e Giuditta
Abel Ferrara realizzerà una pop-up performance nei termini di una lettura poetica ispirata alle opere in mostra, con l’obiettivo di evocare ed esorcizzare la brutalità e violenza della nostra esistenza, focalizzandosi soprattutto sulla figura di Golia e sulle traduzioni in pittura che ne hanno fatto, nel Seicento, Giuseppe Diamantini, Mario Balassi, Giacomo Farelli, Giovanni Cerrini per arrivare ai giorni nostri con la versione di Julian Schnabel, che cita il noto dipinto autoritratto di Caravaggio che fece la fortuna del soggetto iconografico in epoca barocca. I testi di Tinti sono composti in prima persona sia dal punto di vista del gigante, la vittima, che dal punto di vista di Davide, melanconico vincitore, emblema di una vittoria mai veramente tale.
L’iniziativa rientra nella serie di scrittura ecfrastica che è il frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti, recentemente celebrato dal Times e dal Guardian, che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte e ai luoghi del mito. Le letture hanno l’obiettivo di riattivare l’aura dell’arte del passato attraverso la composizione poetica e l’interpretazione, in questo caso, di una personalità nota in tutto il mondo com’è Abel Ferrara.
Hospitality partner dell’evento sarà l’Excelsior Hotel Gallia.
Gabriele Tinti è un poeta, traduttore e critico d’arte italiano.
Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Willem Dafoe, Kevin Spacey e Abel Ferrara. Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nel 2021, 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra / New York). Nel 2022 la sua raccolta di poesie “Sanguinamenti- Incipit Tragoedia” è stata pubblicata da La Nave di Teseo (Milano) e - nel 2023 - da Contra Mundum Press (New York). Nel 2023 è uscita “Confessions” (Eris Press, Londra/ New York), una raccolta di poesie in lingua inglese con i disegni inediti di Andres Serrano.
Abel Ferrara è uno degli artisti contemporanei più controversi e apprezzati.
Nato a New York, nel Bronx, il 19 luglio 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo per poi collaborare con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre.
A cavallo degli anni ’70 e ’80 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer (1979) e L’angelo della vendetta (1981).
Negli anni ’90 i suoi successi internazionali comprendono King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Ultracorpi – L’invasione continua (1993), The Addiction (1995) e Fratelli (1996). Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, è stato presentato al Festival di Cannes nel 1992 in ‘Un Certain Regard’.
L’anno dopo Ferrara è ritornato a Cannes con Ultracorpi – L’invasione continua. The Addiction, con Christopher Walken, è stato selezionato alla Berlinale nel 1995, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini, ha vinto due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Mary, con Juliette Binoche, Forest Whitaker e Heather Graham, ha vinto quattro premi a Venezia nel 2005.
Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il ‘Pardo d’onore’ a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato 4:44 L’ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Pasolini (2014), pure presentato a Venezia, Alive in France (2017), presentato a Cannes alla Quinzaine, Tommaso (2019) e Siberia, proiettato all’ultima Berlinale.
Recentemente è stato premiato con il “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker” della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.
Diventato virale il suo nuovo film su “Padre Pio” con Shia LaBeouf che recupera i temi cristiani cari all’artista.
Abel Ferrara realizzerà una pop-up performance nei termini di una lettura poetica ispirata alle opere in mostra, con l’obiettivo di evocare ed esorcizzare la brutalità e violenza della nostra esistenza, focalizzandosi soprattutto sulla figura di Golia e sulle traduzioni in pittura che ne hanno fatto, nel Seicento, Giuseppe Diamantini, Mario Balassi, Giacomo Farelli, Giovanni Cerrini per arrivare ai giorni nostri con la versione di Julian Schnabel, che cita il noto dipinto autoritratto di Caravaggio che fece la fortuna del soggetto iconografico in epoca barocca. I testi di Tinti sono composti in prima persona sia dal punto di vista del gigante, la vittima, che dal punto di vista di Davide, melanconico vincitore, emblema di una vittoria mai veramente tale.
L’iniziativa rientra nella serie di scrittura ecfrastica che è il frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti, recentemente celebrato dal Times e dal Guardian, che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte e ai luoghi del mito. Le letture hanno l’obiettivo di riattivare l’aura dell’arte del passato attraverso la composizione poetica e l’interpretazione, in questo caso, di una personalità nota in tutto il mondo com’è Abel Ferrara.
Hospitality partner dell’evento sarà l’Excelsior Hotel Gallia.
Gabriele Tinti è un poeta, traduttore e critico d’arte italiano.
Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Willem Dafoe, Kevin Spacey e Abel Ferrara. Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nel 2021, 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra / New York). Nel 2022 la sua raccolta di poesie “Sanguinamenti- Incipit Tragoedia” è stata pubblicata da La Nave di Teseo (Milano) e - nel 2023 - da Contra Mundum Press (New York). Nel 2023 è uscita “Confessions” (Eris Press, Londra/ New York), una raccolta di poesie in lingua inglese con i disegni inediti di Andres Serrano.
Abel Ferrara è uno degli artisti contemporanei più controversi e apprezzati.
Nato a New York, nel Bronx, il 19 luglio 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo per poi collaborare con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre.
A cavallo degli anni ’70 e ’80 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer (1979) e L’angelo della vendetta (1981).
Negli anni ’90 i suoi successi internazionali comprendono King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Ultracorpi – L’invasione continua (1993), The Addiction (1995) e Fratelli (1996). Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, è stato presentato al Festival di Cannes nel 1992 in ‘Un Certain Regard’.
L’anno dopo Ferrara è ritornato a Cannes con Ultracorpi – L’invasione continua. The Addiction, con Christopher Walken, è stato selezionato alla Berlinale nel 1995, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini, ha vinto due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Mary, con Juliette Binoche, Forest Whitaker e Heather Graham, ha vinto quattro premi a Venezia nel 2005.
Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il ‘Pardo d’onore’ a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato 4:44 L’ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Pasolini (2014), pure presentato a Venezia, Alive in France (2017), presentato a Cannes alla Quinzaine, Tommaso (2019) e Siberia, proiettato all’ultima Berlinale.
Recentemente è stato premiato con il “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker” della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.
Diventato virale il suo nuovo film su “Padre Pio” con Shia LaBeouf che recupera i temi cristiani cari all’artista.