Cinema e teatri sono chiusi dallo scorso ottobre e da parte del Comitato Tecnico Scientifico è arrivato un nuovo stop a una possibile riapertura. Gli esercenti avevano presentato dei documenti in cui chiedevano di riaprire e riprendere la loro attività rispettando i protocolli di sicurezza, ma il quadro epidemiologico attuale, non dei migliori, ha frenato ogni via libera.
Stando ad Adnkronos, il CTS ha rinviato di fatto la decisione, rinunciando anche alla prospettiva di aperture graduali come avvenuto lo scorso maggio-giugno a causa della diffusione delle varianti del virus, in primis quella inglese (secondo gli ultimi dati, circa un caso positivo su cinque nel nostro paese è di variante inglese, il 17,8%).
“I tecnici hanno analizzato il documento presentato dagli esercenti con le proposte di ulteriori misure di sicurezza da adottare, ma la decisione è stata di non avallare l’apertura a causa della delicata situazione epidemiologica”, riporta Rai News.
Gli impianti sciistici nel frattempo riapriranno nelle regioni in zona gialla, a partire dal 15 febbraio, mentre per cinema e teatri, almeno fino a marzo, per il momento è tutto rimandato.
Stando ad Adnkronos, il CTS ha rinviato di fatto la decisione, rinunciando anche alla prospettiva di aperture graduali come avvenuto lo scorso maggio-giugno a causa della diffusione delle varianti del virus, in primis quella inglese (secondo gli ultimi dati, circa un caso positivo su cinque nel nostro paese è di variante inglese, il 17,8%).
“I tecnici hanno analizzato il documento presentato dagli esercenti con le proposte di ulteriori misure di sicurezza da adottare, ma la decisione è stata di non avallare l’apertura a causa della delicata situazione epidemiologica”, riporta Rai News.
Gli impianti sciistici nel frattempo riapriranno nelle regioni in zona gialla, a partire dal 15 febbraio, mentre per cinema e teatri, almeno fino a marzo, per il momento è tutto rimandato.