Il 25 settembre uscirà nelle sale italiane Cinque stanze, il film di Bruno Bigoni presentato alla quarantesima edizione del Torino Film Festival. Vediamo di cosa parla:
SINOSSI
Chi dunque ha creato questo labirinto di esitazioni, questo tempo di presunzioni, questo campo seminato di mille inganni, questa porta dell’inferno, questo paniere traboccante di astuzie, questo veleno che ha il sapore del miele, questo legame che incatena i morti alla terra? - Nikos Kazantzakis
K è un uomo ormai anziano, sposato da più di trent’anni con Lara, poco più giovane di lui. Il loro è stato un matrimonio d’amore, ma il lutto per la morte della figlia di quattro anni, che li ha colpiti ancora giovani, li ha lasciati fragili e disperati. Soprattutto da parte di K c’è stato un allontanamento, che nel corso del tempo è diventato indifferenza e sopportazione ne confronti di Lara.
Il film inizia e si svolge oggi. Negli ultimi sei mesi della sua vita, ormai prossimo alla pensione, K ha iniziato una relazione con una donna, Silvia, con cui divide molto del suo tempo. Lara, abbandonata a sé stessa, cerca di sopravvivere in una convivenza fatta ormai di gesti meccanici e grandi silenzi. Fino al giorno in cui si ammala gravemente. Incapace di comunicare con K, si chiude nel proprio dolore, mentre suo marito, distratto com’è dalle sue cose e dall’amante, non è neanche in grado di rendersi conto di quello che sta passando. Lara decide di lasciare K, ma tutto precipita velocemente. Lara muore, Silvia lascia K e la sua vita prende all’improvviso una nuova direzione e un nuovo senso.
Per K inizia il tempo dei ricordi, dei sensi di colpa, della rabbia e dei ritorni. I fantasmi di Lara e di sua figlia sono presenze inquietanti nella casa ormai abitata solo da K. Le lettere di Lara che K troverà disseminate in casa, narrano la loro storia e lo mettono davanti alla fragilità dei suoi sentimenti e agli errori commessi nei confronti di sua moglie.
SINOSSI
Chi dunque ha creato questo labirinto di esitazioni, questo tempo di presunzioni, questo campo seminato di mille inganni, questa porta dell’inferno, questo paniere traboccante di astuzie, questo veleno che ha il sapore del miele, questo legame che incatena i morti alla terra? - Nikos Kazantzakis
K è un uomo ormai anziano, sposato da più di trent’anni con Lara, poco più giovane di lui. Il loro è stato un matrimonio d’amore, ma il lutto per la morte della figlia di quattro anni, che li ha colpiti ancora giovani, li ha lasciati fragili e disperati. Soprattutto da parte di K c’è stato un allontanamento, che nel corso del tempo è diventato indifferenza e sopportazione ne confronti di Lara.
Il film inizia e si svolge oggi. Negli ultimi sei mesi della sua vita, ormai prossimo alla pensione, K ha iniziato una relazione con una donna, Silvia, con cui divide molto del suo tempo. Lara, abbandonata a sé stessa, cerca di sopravvivere in una convivenza fatta ormai di gesti meccanici e grandi silenzi. Fino al giorno in cui si ammala gravemente. Incapace di comunicare con K, si chiude nel proprio dolore, mentre suo marito, distratto com’è dalle sue cose e dall’amante, non è neanche in grado di rendersi conto di quello che sta passando. Lara decide di lasciare K, ma tutto precipita velocemente. Lara muore, Silvia lascia K e la sua vita prende all’improvviso una nuova direzione e un nuovo senso.
Per K inizia il tempo dei ricordi, dei sensi di colpa, della rabbia e dei ritorni. I fantasmi di Lara e di sua figlia sono presenze inquietanti nella casa ormai abitata solo da K. Le lettere di Lara che K troverà disseminate in casa, narrano la loro storia e lo mettono davanti alla fragilità dei suoi sentimenti e agli errori commessi nei confronti di sua moglie.