L'esordio con Explorers, di Joe Dante, la prima grande interpretazione in L'attimo fuggente, di Peter Weir, la definitiva consacrazione grazie a Richard Linklater, che lo sceglie come protagonista per Prima dell'alba: la carriera di Ethan Hawke negli anni '90 è in rapida ascesa. La collaborazione con Linklater lo porta a realizzare anche Prima del tramonto (2004) e Before Midnight (2013), oltre allo splendido Boyhood.
In occasione del 50° compleanno dell'attore, ecco i suoi 5 migliori film (e dove poterli recuperare in streaming):
5) Prima dell'alba (Richard Linklater, 1995) - Infinity
Ispirandosi a un fatto autobiografico, manipola uno spunto da rom-com per plasmare uno strano oggetto molto più vicino al cinema europeo rispetto a quello americano e che resta agli antipodi della commedia romantica mainstream. Non accade quasi nulla nel corso della pellicola, ma a riempire la lunga notte di Jesse e Céline, sono gli infiniti dialoghi, profondi, complessi, a tratti bellissimi (i detrattori del film li ritengono tuttavia sdolcinati e capziosi). I volti freschi di Hawke e della Delpy incarnano alla perfezione due anime anticonformiste alla ricerca del loro posto nel mondo.
4) Onora il padre e la madre (Sidney Lumet, 2007) - Infinity
Con un occhio al teatro elisabettiano, in particolare ai suoi sanguinari intrighi, il regista porta le azioni degli uomini alle conseguenze estreme: lacrime e commozione vengono frenate, si predilige l'affondo rapido che nel finale si gonfia in una tensione parossistica, eppure credibile perché nata dal degenerare delle psicologie. La metropoli e i suoi vizi generano squilibri quasi inevitabili, e sono i suoi abitanti a pagarne le conseguenze, spesso artefici del proprio sciagurato destino. I corpi maschili ne recano i segni.
3) L'attimo fuggente (Peter Weir, 1989)
Commovente dramma di formazione, diretto da Peter Weir e scritto da Tom Schulman, che tratteggia l'esaltazione della crescita personale, lanciandosi in una critica feroce contro ogni forma di bigottismo intellettuale. Un inno alla libertà, che alterna intelligentemente momenti di pathos a inserti da commedia, in cui le metafore visive (gli stormi di uccelli in volo, a simboleggiare il desiderio di emancipazione da parte degli adolescenti protagonisti), seppure un po' facili e immediate, risultano di grande impatto emozionale. Notevoli interpretazioni da parte di tutto il cast.
2) Boyhood (Richard Linklater, 2014) - Amazon Prime Video
Un lungometraggio esistenziale che, seguendo il (lungo) percorso di Mason fino all'ingresso all'università (simbolicamente, la prima tappa dell'età adulta), è anche una grande riflessione sugli Stati Uniti del nuovo millennio e del post 11 settembre: i cambiamenti nella cultura popolare (contrassegnati dalla colonna sonora, dalle rivoluzioni tecnologiche, dai video su YouTube) e nella politica (la nuova era Obama) fanno da sfondo a un vero e proprio coming of age definitivo, per il cinema e non solo.
1) First Reformed (Paul Schrader, 2017)
Centrale, come spesso nel cinema di Schrader, il percorso cristologico del protagonista, che addossa su di sé tutte le sofferenze in un cammino di redenzione che parte da una condizione di emarginazione volontaria e approda a un tentativo di salvezza con il Bene che trionfa sul Male. Esemplare l’uso degli spazi (gli interni, spogli e asettici, amplificano la gelida ambientazione invernale che ricorda quella di Affliction), così come la capacità di Schrader di portare sullo schermo un racconto in cui la Fede, pura e assoluta, sembra non poter essere scalfita dalle mostruose derive della società contemporanea. Memorabile il finale, che comprende l’inno evangelico Leaning on the Everlasting Arms, presente anche nel capolavoro La morte corre sul fiume (1955). Un film dalla tensione drammaturgica in costante ascesa, anche grazie alla superba interpretazione di un Ethan Hawke nel ruolo che vale una intera carriera.
In occasione del 50° compleanno dell'attore, ecco i suoi 5 migliori film (e dove poterli recuperare in streaming):
5) Prima dell'alba (Richard Linklater, 1995) - Infinity
Ispirandosi a un fatto autobiografico, manipola uno spunto da rom-com per plasmare uno strano oggetto molto più vicino al cinema europeo rispetto a quello americano e che resta agli antipodi della commedia romantica mainstream. Non accade quasi nulla nel corso della pellicola, ma a riempire la lunga notte di Jesse e Céline, sono gli infiniti dialoghi, profondi, complessi, a tratti bellissimi (i detrattori del film li ritengono tuttavia sdolcinati e capziosi). I volti freschi di Hawke e della Delpy incarnano alla perfezione due anime anticonformiste alla ricerca del loro posto nel mondo.
4) Onora il padre e la madre (Sidney Lumet, 2007) - Infinity
Con un occhio al teatro elisabettiano, in particolare ai suoi sanguinari intrighi, il regista porta le azioni degli uomini alle conseguenze estreme: lacrime e commozione vengono frenate, si predilige l'affondo rapido che nel finale si gonfia in una tensione parossistica, eppure credibile perché nata dal degenerare delle psicologie. La metropoli e i suoi vizi generano squilibri quasi inevitabili, e sono i suoi abitanti a pagarne le conseguenze, spesso artefici del proprio sciagurato destino. I corpi maschili ne recano i segni.
3) L'attimo fuggente (Peter Weir, 1989)
Commovente dramma di formazione, diretto da Peter Weir e scritto da Tom Schulman, che tratteggia l'esaltazione della crescita personale, lanciandosi in una critica feroce contro ogni forma di bigottismo intellettuale. Un inno alla libertà, che alterna intelligentemente momenti di pathos a inserti da commedia, in cui le metafore visive (gli stormi di uccelli in volo, a simboleggiare il desiderio di emancipazione da parte degli adolescenti protagonisti), seppure un po' facili e immediate, risultano di grande impatto emozionale. Notevoli interpretazioni da parte di tutto il cast.
2) Boyhood (Richard Linklater, 2014) - Amazon Prime Video
Un lungometraggio esistenziale che, seguendo il (lungo) percorso di Mason fino all'ingresso all'università (simbolicamente, la prima tappa dell'età adulta), è anche una grande riflessione sugli Stati Uniti del nuovo millennio e del post 11 settembre: i cambiamenti nella cultura popolare (contrassegnati dalla colonna sonora, dalle rivoluzioni tecnologiche, dai video su YouTube) e nella politica (la nuova era Obama) fanno da sfondo a un vero e proprio coming of age definitivo, per il cinema e non solo.
1) First Reformed (Paul Schrader, 2017)
Centrale, come spesso nel cinema di Schrader, il percorso cristologico del protagonista, che addossa su di sé tutte le sofferenze in un cammino di redenzione che parte da una condizione di emarginazione volontaria e approda a un tentativo di salvezza con il Bene che trionfa sul Male. Esemplare l’uso degli spazi (gli interni, spogli e asettici, amplificano la gelida ambientazione invernale che ricorda quella di Affliction), così come la capacità di Schrader di portare sullo schermo un racconto in cui la Fede, pura e assoluta, sembra non poter essere scalfita dalle mostruose derive della società contemporanea. Memorabile il finale, che comprende l’inno evangelico Leaning on the Everlasting Arms, presente anche nel capolavoro La morte corre sul fiume (1955). Un film dalla tensione drammaturgica in costante ascesa, anche grazie alla superba interpretazione di un Ethan Hawke nel ruolo che vale una intera carriera.