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Eyes Wide Shut: gli occhi spalancati chiusi di Stanley Kubrick sulle ipocrisie del rapporto di coppia

«Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l'inganno una necessità per le due parti»

Eyes Wide Shut, l'ultimo film di Stanley Kubrick, che vagheggiava il progetto fin dagli anni Sessanta («C'è un romanzo che vorrei fare ma su cui non ho ancora cominciato a lavorare», questa la dichiarazione all'epoca dell'uscita di Arancia meccanica), periodo in cui aveva acquistato i diritti di Doppio sogno (racconto scritto da Arthur Schnitzler nel 1926). Una critica feroce alla borghesia e alla sua morale ipocrita, quelle delle pagine di Schnitzler, che Kubrick da un lato esalta (si tratta pur sempre di rapporti di potere: quello tra uomo e donna, quello tra classi agiate e subalterni costretti a smerciare il proprio corpo) e dall'altro rifiuta, procedendo con una psicanalisi dei personaggi che poco si accosta alla critica di una intera classe sociale.



Ultimo film di Kubrick, attesissimo fin dall'annuncio della realizzazione
, ancor più per l'aura leggendaria cresciutagli intorno: set blindatissimo (poche foto rubate dai paparazzi, che fecero rafforzare ancor più la sicurezza), la scelta di due protagonisti (Tom Cruise e Nicole Kidman; prima di loro furono considerati Alec Baldwin e Kim Basinger) sulla cresta dell'onda e coppia anche nella vita reale; i rumor furibondi sui feroci metodi di un autore intransigente, che girava le scene tenendo separati i due interpreti (e vietando loro di raccontare cosa effettivamente accadeva sui rispettivi set) per aumentare una gelosia funzionale alla narrazione (e che, probabilmente, fu una della cause della separazione tra Cruise e Kidman, avvenuta da lì a poco); infine, la morte di Kubrick a montaggio concluso. Il film uscì postumo in una versione approvata dal regista.



You ever love someone so much you thought your little heart was gonna break in two?/I didn't think so/You ever tried with all your heart and soul to get you lover back to you?/I want to hope so/You ever pray with all your heart and soul just to watch her walk away?/Baby did a bad bad thing/Baby did a bad bad thing/Baby did a bad bad thing/Feel like crying/Feel like crying

Uno specchio, un approccio, una coppia che si accinge a fare l'amore. Qualcosa però stride in sottofondo, con la donna interessata all'estetica dell'amplesso più che all'essenza dello stesso, un distacco che prelude alla rivelazione di un tradimento soltanto vagheggiato: ma cosa è più grave? La fantasia, l'evasione mentale? Oppure una relazione fisica e carnale cui il marito sembra guardare, quasi in stato di sonnambulismo, per vendicarsi del torto subìto, continuando a visualizzare scene di una copula mai avvenuta, e per questo fonte di irrisolti, nella sua mente? Il matrimonio, la fedeltà, l'ipocrisia (che non a caso fa rima con borghesia): Kubrick analizza con sguardo da entomologo azioni e reazioni umane, spingendo il suo protagonista Harford/Cruise in un limbo onirico che ha i colori dell'arcobleno, o dell'inferno.



Strangers in the night/Exchanging glances/Wandering in the night/What were the chances/We'd be sharing love/Before the night was through?/Something in your eyes/Was so inviting/Something in your smile/Was so exciting/Something in my heart told me I must have you

Un voyage au bout de la nuit, che trova il suo culmine in un'elegante dimora dove si svolgono misteriose e depravate cerimonie orgiastiche: il desiderio represso sul punto di esplodere, protetto da una identità altra, trova un ulteriore livello di frustrazione, in cui Eros e Thanatos si sovrappongono fino a divenire indistinguibili. Harford rischierà di morire, qualcuno morirà davvero: «La vita continua, poi ad un certo punto non continua più». E il magnifico confronto finale tra i coniugi, il quale avviene non a caso in contesto spudoratamente consumistico (un negozio di giocattoli durante il periodo natalizio) che svuota del senso profondo ed essenziale, assume una connotazione in bilico tra il grottesco e il mistico a causa della sua logica cristallina: «I do love you and you know there is something very important we need to do as soon as possible»; « What's that?»; «Fuck».



Qualche curiosità sul film
:
- Tempi di riprese e post-produzione da record, rispettivamente 400 giorni e quasi un anno.
- l film è ambientato a New York, ma nessuna scena è stata girata lì: Kubrick aveva paura di volare. Il set è stato ricostruito nei Pinewood Studios, vicino a Londra.
- La maschera che Harford/Cruise indossa è modellata sul volto dell’attore Ryan O’Neal, protagonista di Barry Lyndon.
- Fidelio, parola d'ordine per accedere alla villa, fa riferimento a un'opera di Beethoven che parla proprio di fedeltà coniugale.
- I dipinti nell'appartamento degli Harford sono di Christiane e Katarina, moglie e figlia di Kubrick.
- A Eva Herzigova fu offerto il ruolo della modella Mandy, rifiutato: «Ero in casa a New York, ha squillato il telefono. "Buongiorno, sono Stanley Kubrick. Ti sto mandando tre scene del mio prossimo film, si intitola Eyes Wide Shut. Spero che accetterai la parte". Clic! Due minuti, e dal fax si materializzano cinque pagine di un dialogo bellissimo con Tom Cruise. Io, però, dovevo essere svestita. Chiamo l'assistente: "È possibile coprirmi un po'?". "No!". Ah, allora grazie... no!».
- Cate Blanchett doppia Abigail Good nel ruolo della donna in maschera durante la scena dell'orgia.



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