MILANO – Giunto alla sua trentatreesima edizione, che si terrà a Milano dal 3 al 12 maggio, e contemporaneamente online sulla piattaforma di MYmovies.it dedicata ai festival, quest’anno il FESCAAAL – Festival del Cinema Africano Asia America Latina – si appresta ad essere una vera e propria celebrazione di quel cinema contemporaneo, internazionale e di qualità su cui punta i riflettori dalla prima edizione del 1991. Come seguirlo su longtake? Semplice: con un day by day dedicato nella sezione news del nostro portale!
Tre come i continenti protagonisti del festival, tre come le zebre presenti sulla locandina ufficiale della kermesse, tre come le sale che ospitano la manifestazione – la Cineteca Milano Arlecchino, il Cinema Godard alla Fondazione Prada e l’Auditorium San Fedele – e tre come le sezioni che compongono il programma del FESCAAAL: la sezione principale, con i due concorsi (uno dedicato ai lungometraggi, l’altro ai cortometraggi), il concorso Extr’A, dedicato ai registi italiani che raccontano tematiche legate all’Italia multiculturale e la sezione Flash, che dà spazio ad opere di registi affermati e film recenti acclamati nel circuito festivaliero; la seconda sezione è quella degli Africa Talks, che organizza eventi extra-cinematografici con talk che approfondiranno le questioni delle arti visive e della creatività in Africa; infine, la sezione dedicata al MiWorld Young Film Festival, che si svolgerà dal 6 all’11 maggio, festival per le scuole dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e all’educazione interculturale.
La cerimonia d’apertura. Ospitata al cinema Godard di Fondazione Prada, la cerimonia darà inizio al festival venerdì 3 maggio alle ore 20.30, saranno presenti le direttrici artistiche del FESCAAAL, Alessandra Speciale e Annamaria Gallone, Paolo Moretti, curatore della programmazione di Fondazione Prada, Anastasia Plazzotta, CEO di Wanted Cinema e membro della Giuria ufficiale del Concorso Lungometraggi. Sarà inoltre presente Babak Jalali, il regista di Fremont, film della sezione Flash. Il film del regista iraniano arriva al FESCAAAL dopo aver esordito al Sundance Film Festival del 2023 e aver vinto diversi premi in altri festival, tra cui il Premio alla Miglior Regia al Karlovy Vary IFF.
Le giurie. A guidare la giuria del FESCAAAL di quest’anno ci sarà un grande maestro del cinema mondiale, il regista filippino Lav Diaz, vincitore del Pardo d'Oro al Festival di Locarno nel 2014 con From What is Before e del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia nel 2016 con The Woman Who Left - La donna che se ne è andata. Proprio quest’ultimo film sarà protagonista dell’omaggio che il festival dedica al regista filippino, con la proiezione del film al cinema Godard di Fondazione Prada domenica 12 maggio alle ore 14:30; nei giorni precedenti saranno proiettati anche Norte, the End of History del 2013 e From What is Before del 2014. Mentre sabato 11 maggio Lav Diaz sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Bertolin alle ore 16:00, sempre al cinema Godard. Ad affiancare Diaz in giuria, ci saranno il regista iraniano Ali Asgari e Anastasia Plezzotta. Sarà presente anche una giuria composta da tre critici cinematografici - Nicola Falcinella, presidente di giuria, Ilaria Falcone e Simone Soranna – i quali assegneranno il Premio della Critica – SNCCI al Miglior Film del Concorso Extr’A e il Premio al Miglior Cortometraggio Africano.
Il programma. Sono 42 i film che verranno proiettati nel corso dei dieci giorni di festival, con venti prime italiane e due prime mondiali. Alle proiezioni si aggiungeranno una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei tre continenti.
Il Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo propone nove film tra fiction e documentari, tutte anteprime nazionali. Tre di questi film arrivano direttamente dalla Berlinale 2024, il vincitore dello Special Jury Prize del concorso Encounters Some Rain Must Fall, opera prima del cinese Qiu Yang; sempre da Encounters, Demba, l’opera seconda del regista senegalese Mamadou Dia; dal concorso Generation arriva un film di finzione dal Madagascar, Disco Afrika: une histoire malgache, opera prima di Luck Razanajaona. Dall’America Latina arrivano tre film, il messicano Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, film vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024; sempre dal Messico arriva l’opera seconda della regista Ángeles Cruz, Valentina o la serenidad; Alfredo Castro e Sergi Lopez sono protagonisti del film El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández. A completare il programma del concorso lungometraggi ci sono l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette; Bauryna Salu, opera prima del regista kazako Askhat Kuchinchireko e Dilli Dark di Dibakar Das Roy, dall’India.
Il Concorso Cortometraggi Africani ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora, con dieci cortometraggi selezionati. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano.
Nella sezione Concorso Extr’A troviamo produzioni nazionali con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Il concorso è composto da 13 lungometraggi, con due prime mondiali: Saudade di Pietro Falcone, un documentario autobiografico che vede il regista in dialogo con la madre che da giovane ha lasciato il Brasile trasferendosi in Italia; e Non Piangere di Niccolò Corti, sul viaggio per le nebbiose strade del Nord Italia di Mustafa e il figlio Chafik, ignaro di dove stiano andando.
In collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e il Far East Film Festival, il FESCAAAL presenterà l’anteprima della commedia cinese The Movie Emperor di Ning Hao, nella sezione E tutti ridono…
Da Cannes e dalla Berlinale arrivano, nella sezione Flash, Perdidos en la noche di Amat Escalante e Until Tomorrow di Ali Asgari, membro della giuria Lunogmetraggi, che verrà proiettato al termine della cerimonia di premiazione di sabato 11 maggio all’Auditorium San Raffaele. A chiudere il festival, domenica 12 maggio, ci penserà Les Meutes del marocchino Kamal Lazraq, vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023.
A cura di Simone Riccardi
Tre come i continenti protagonisti del festival, tre come le zebre presenti sulla locandina ufficiale della kermesse, tre come le sale che ospitano la manifestazione – la Cineteca Milano Arlecchino, il Cinema Godard alla Fondazione Prada e l’Auditorium San Fedele – e tre come le sezioni che compongono il programma del FESCAAAL: la sezione principale, con i due concorsi (uno dedicato ai lungometraggi, l’altro ai cortometraggi), il concorso Extr’A, dedicato ai registi italiani che raccontano tematiche legate all’Italia multiculturale e la sezione Flash, che dà spazio ad opere di registi affermati e film recenti acclamati nel circuito festivaliero; la seconda sezione è quella degli Africa Talks, che organizza eventi extra-cinematografici con talk che approfondiranno le questioni delle arti visive e della creatività in Africa; infine, la sezione dedicata al MiWorld Young Film Festival, che si svolgerà dal 6 all’11 maggio, festival per le scuole dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e all’educazione interculturale.
La cerimonia d’apertura. Ospitata al cinema Godard di Fondazione Prada, la cerimonia darà inizio al festival venerdì 3 maggio alle ore 20.30, saranno presenti le direttrici artistiche del FESCAAAL, Alessandra Speciale e Annamaria Gallone, Paolo Moretti, curatore della programmazione di Fondazione Prada, Anastasia Plazzotta, CEO di Wanted Cinema e membro della Giuria ufficiale del Concorso Lungometraggi. Sarà inoltre presente Babak Jalali, il regista di Fremont, film della sezione Flash. Il film del regista iraniano arriva al FESCAAAL dopo aver esordito al Sundance Film Festival del 2023 e aver vinto diversi premi in altri festival, tra cui il Premio alla Miglior Regia al Karlovy Vary IFF.
Le giurie. A guidare la giuria del FESCAAAL di quest’anno ci sarà un grande maestro del cinema mondiale, il regista filippino Lav Diaz, vincitore del Pardo d'Oro al Festival di Locarno nel 2014 con From What is Before e del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia nel 2016 con The Woman Who Left - La donna che se ne è andata. Proprio quest’ultimo film sarà protagonista dell’omaggio che il festival dedica al regista filippino, con la proiezione del film al cinema Godard di Fondazione Prada domenica 12 maggio alle ore 14:30; nei giorni precedenti saranno proiettati anche Norte, the End of History del 2013 e From What is Before del 2014. Mentre sabato 11 maggio Lav Diaz sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Bertolin alle ore 16:00, sempre al cinema Godard. Ad affiancare Diaz in giuria, ci saranno il regista iraniano Ali Asgari e Anastasia Plezzotta. Sarà presente anche una giuria composta da tre critici cinematografici - Nicola Falcinella, presidente di giuria, Ilaria Falcone e Simone Soranna – i quali assegneranno il Premio della Critica – SNCCI al Miglior Film del Concorso Extr’A e il Premio al Miglior Cortometraggio Africano.
Il programma. Sono 42 i film che verranno proiettati nel corso dei dieci giorni di festival, con venti prime italiane e due prime mondiali. Alle proiezioni si aggiungeranno una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei tre continenti.
Il Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo propone nove film tra fiction e documentari, tutte anteprime nazionali. Tre di questi film arrivano direttamente dalla Berlinale 2024, il vincitore dello Special Jury Prize del concorso Encounters Some Rain Must Fall, opera prima del cinese Qiu Yang; sempre da Encounters, Demba, l’opera seconda del regista senegalese Mamadou Dia; dal concorso Generation arriva un film di finzione dal Madagascar, Disco Afrika: une histoire malgache, opera prima di Luck Razanajaona. Dall’America Latina arrivano tre film, il messicano Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, film vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024; sempre dal Messico arriva l’opera seconda della regista Ángeles Cruz, Valentina o la serenidad; Alfredo Castro e Sergi Lopez sono protagonisti del film El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández. A completare il programma del concorso lungometraggi ci sono l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette; Bauryna Salu, opera prima del regista kazako Askhat Kuchinchireko e Dilli Dark di Dibakar Das Roy, dall’India.
Il Concorso Cortometraggi Africani ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora, con dieci cortometraggi selezionati. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano.
Nella sezione Concorso Extr’A troviamo produzioni nazionali con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Il concorso è composto da 13 lungometraggi, con due prime mondiali: Saudade di Pietro Falcone, un documentario autobiografico che vede il regista in dialogo con la madre che da giovane ha lasciato il Brasile trasferendosi in Italia; e Non Piangere di Niccolò Corti, sul viaggio per le nebbiose strade del Nord Italia di Mustafa e il figlio Chafik, ignaro di dove stiano andando.
In collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e il Far East Film Festival, il FESCAAAL presenterà l’anteprima della commedia cinese The Movie Emperor di Ning Hao, nella sezione E tutti ridono…
Da Cannes e dalla Berlinale arrivano, nella sezione Flash, Perdidos en la noche di Amat Escalante e Until Tomorrow di Ali Asgari, membro della giuria Lunogmetraggi, che verrà proiettato al termine della cerimonia di premiazione di sabato 11 maggio all’Auditorium San Raffaele. A chiudere il festival, domenica 12 maggio, ci penserà Les Meutes del marocchino Kamal Lazraq, vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023.
A cura di Simone Riccardi