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Festival di Cannes 2021: tutti i film in predicato per il Concorso, tra certezze e incognite

Come annunciato a fine gennaio, la 74ª edizione del Festival di Cannes, che si sarebbe dovuta tenere dall'11 al 22 maggio 2021, è stata rinviata di due mesi con le nuove date fissate dal 6 al 17 luglio prossimi. 

Con dalla sua molti più eventi dal vivo e proiezioni all'aperto, l'inedita edizione estiva del Festival di Cannes 2021 vorrà sicuramente essere ricordata come una grande celebrazione del cinema e della sua esperienza festivaliera. Ad aprire le danze sarà Annette, il nuovo film di Leos Carax con Adam Driver e Marion Cotillard, e, oltre alle conferme di Benedetta di Paul Verhoeven e The French Dispatch di Wes Anderson, sono molte le voci che portano a Tre piani di Nanni Moretti, Petrov’s Flu di Kirill Serebrennikov, Les Olympiades (Paris, 13th District) di Jacques Audiard, Titane di Julia Ducournau e A Hero di Asghar Farhadi.

Per conoscere in via definitiva i titoli di Cannes 2021 dovremo attendere il sempre più vicino 3 giugno, data in cui è fissata la conferenza stampa della prossima edizione, rinviata di una settimana rispetto alla data inizialmente prevista.  In attesa di giovedì prossimo, diamo però un'occhiata ai film in predicato per il Concorso stando ai rumor più accreditati della stampa internazionale. 

ANNETTE di Leos Carax

Scelto come film d'apertura del Festival di Cannes 2021, Annette è sicuramente uno dei titoli che desta più curiosità e scalpore. Primo lungometraggio in lingua inglese per il regista Leos Carax, vede come protagonisti due star del calibro di Adam Driver e Marion Cotillard. Ambientato a Los Angeles, Annette racconta la storia di Henry (Adam Driver), uno stand-up comedian dotato di un brutale senso dell'umorismo, e di Ann (Marion Cotillard), una cantante di fama internazionale. Agli occhi di tutti sono una coppia perfetta: sani, felici e affascinanti. Ma la nascita della loro primogenita, Annette, bimba misteriosa ed eccezionale, cambierà le loro vite. La colonna sonora originale del film è stata composta dagli Sparks, i quali, nel corso di un'intervista, hanno rivelato si tratterà di un vero e proprio musical rock. «Ogni film di Leos Carax è un evento. E anche questo rispetta le aspettative. Annette è il regalo che gli amanti del cinema, della musica e della cultura stavano aspettando, quel regalo che abbiamo desiderato per tutto l'anno appena trascorso» ha dichiarato Pierre Lescure, Presidente del Festival di Cannes.


DECISION TO LEAVE di Park Chan-wook

Il regista sudcoreano potrebbe solcare nuovamente le tapis rouge a distanza di cinque anni da The Handmaiden, sconfitto nella gara per la Palma d'Oro da I, Daniel Blake di Ken Loach. Non si conoscono molti dettagli riguardo il film, ad eccezione del fatto che vedrà come protagonista Park Hye-il (The Host, Memories of Murder) nei panni di un detective che, indagando su un omicidio, si innamora di una misteriosa vedova (Tang Wei) aka il sospettato numero uno.



FIRE di Claire Denis

Back to basic: dopo aver esplorato il genere sci-fi con High Life, Claire Denis torna a una storia più "tradizionale", nella quale a ricoprire il ruolo di protagonista è, ancora una volta, la sua attrice feticcio Juliette Binoche. Questa è una donna che si trova in mezzo a due fuochi: il suo partner di lunga data e il migliore amico di lui, nonché ex fidanzato di lei.
Nel cast anche Vincent Lindon, Grégoire Colin e Mati Diop, la regista dell'apprezzato Atlantique.



THE FRENCH DISPATCH di Wes Anderson

Ne sentiamo parlare da più di un anno e l'attesa è alle stelle: The French Dispatch, nuovo film di Wes Anderson, è stato confermato tra i titoli in concorso al 74° Festival di Cannes. Per i suoi ultimi due lungometraggi (Grand Budapest Hotel e Isle of Dogs), il regista aveva scelto come vetrina la Berlinale: il 2020 avrebbe dovuto segnare il suo ritorno sulla Croisette, ma la pandemia ha voluto diversamente. O meglio, ha imposto il rinvio all'anno successivo. Ora finalmente ci siamo: forte del suo cast davvero eccezionale (Tilda Swinton, Bill Murray, Timothee Chalamet, Lea Seydoux, Benicio del Toro, Elisabeth Moss, Owen Wilson, Frances McDormand...), The French Dispatch è pronto per il debutto tanto agognato.


BENEDETTA di Paul Verhoeven

Come il precedente The French Dispatch, l'ultima fatica del regista di Elle e Basic Instinct è già stata confermata nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2021. Virginie Efira, Charlotte Rampling, Daphné Patakia, Lambert Wilson e Olivier Rabourdin sono gli interpreti principali del thriller originariamente intitolato Blessed Virgin. Ispirato a eventi realmente accaduti, Benedetta è ambientato alla fine del XV secolo, in Italia, durante un'epidemia di peste. Benedetta Carlini (Efira) si unisce al convento di Pescia, in Toscana, come novizia capace fin dalla tenera età di compiere miracoli. Il suo impatto sulla vita della comunità sarà immediato. Il film è basato sul libro Immodest Acts: The Life Of A Lesbian Nun In Renaissance Italy, pubblicato nel 1986 e scritto dalla storica Judith C. Brown. 



IL BUCO di Michelangelo Frammartino

Nel 2010 Michelangelo Frammartino presentava alla Quinzaine des Réalisateurs Le quattro volte, un'ode alla natura e alla semplicità della vita. Oggi, potrebbe tornare a Cannes con il suo ultimo lavoro: Il buco. Protagonista della narrazione è l'Abisso di Birfuto, ovvero una delle grotte più profonde al mondo: un'ambientazione perfettamente affine alle suggestioni presenti nelle opere precedenti del regista; un luogo naturale che si trasforma nel centro propulsore di svariate riflessioni sull'esistenza, accompagnando lo spettatore in una visione avvolgente e immersiva. La storia è ambientata in Italia, nel 1961, e segue una squadra di giovani esploratori che, sullo sfondo della corsa alla modernizzazione, scopre un territorio completamente inesplorato.



THE POWER OF DOG di Jane Campion

Sin dai suoi primi corti, passando per il film vincitore della Palma d'Oro, Lezioni di Piano, fino alla sua serie Top of the Lake, sulla Croisette sembra esserci sempre spazio per Jane Campion. Sarà così anche per The Power of Dog, tratto da un romanzo di Thomas Savage? Le possibilità sarebbero ottime, se non fosse per un piccolo dettaglio: il film è prodotto e distribuito da Netflix, e la rottura fra il colosso dello streaming e il Festival di Cannes è tutt'altro che sanata. Il film di Campion, ambientato nel Montana degli anni '20, si concentra su due fratelli (interpretati da Jesse Plemons e Benedict Cumberbatch), diversissimi fra loro, che gestiscono un ranch. L'arrivo di una donna (Kirsten Dunst) e di altri personaggi cambierà radicalmente la loro relazione. 


SOGGY BOTTOM di Paul Thomas Anderson

Paul Thomas Anderson torna a Los Angeles e agli anni '70 con il suo ultimo film, che sarà ambientato nella San Fernando Valley e seguirà le vicende di uno studente del liceo, attore sin da bambino e anche piuttosto famoso (interpretato da Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour Hoffman), quelle di un produttore e regista "vecchia scuola" (Bradley Cooper) e quelle di un politico in corsa per essere eletto (Benny Safdie). A quattro anni di distanza dallo splendido Il filo nascosto, l'attesa per questo nuovo lavoro di Paul Thomas Anderson è alle stelle e la Croisette potrebbe essere il luogo giusto dove presentarlo al mondo.


THE TRAGEDY OF MACBETH di Joel Coen

Joel Coen ha preparato un nuovo film, con la moglie Frances McDormand e senza il fratello Ethan. Il progetto, girato in bianco e nero, è intitolato The Tragedy of Macbeth e riprende la classica tragedia di Shakespeare, concentrandosi, però, sull'aspetto del tempo che passa. L'attrice, infatti, vestirà i panni di Lady Macbeth, mentre, nel ruolo del protagonista, ci sarà Denzel Washington. Come aveva dichiarato la stessa McDormand, presentando il film: "Denzel e io siamo entrambi post-menopausa, abbiamo superato l'età per avere figli. Questo aggiunge una pressione particolare sulla vicenda e sull'ambizione dei coniugi di avere la corona. È la loro ultima possibilità di gloria". Avendo già presentato diversi film e vinto alcuni premi, il ritorno di Joel Coen a Cannes non sarebbe una grande sorpresa.


BLONDE di Andrew Dominik

Andrew Dominik non firma un lungometraggio di fiction dal lontano 2012, anno in cui è uscito Cogan - Killing Them Softly. Nel mentre ha realizzato il documentario One More Time with Feeling, dedicato all'album Skeleton Tree di Nick Cave, e firmato alcuni episodi della seconda stagione di Mindhunter, ma i dettagli sul suo nuovo progetto promettono un grande ritorno: Blonde, adattamento di un romanzo di Joyce Carol Oates, è un racconto romanzato della vita di Marilyn Monroe, interpretata da Ana de Armas. A interagire con lei ci saranno versioni di fantasia degli uomini che hanno interagito con Marilyn, da "L'atleta" a "L'autore", passando, chiaramente, per "Il Presidente".


THE VELVET UNDERGROUND di Todd Haynes

Dopo Velvet Goldmine, l'idea che Todd Haynes dedichi il suo primo documentario ai Velvet Underground sembra uno sbocco naturalissimo. Il film avrà un taglio alquanto intrigante, poiché dovrebbe dedicarsi soprattutto ai film sperimentali di Andy Warhol e a rarissimi video della band nei momenti di creazione artistica più intima.


THE WAY OF THE WIND  di Terrence Malick

Il nuovo film di Terrence Malick, inizialmente intitolato The Last Planet, avrà come argomento principale la vita di Gesù Cristo, interpretato da Géza Röhrig (protagonista de Il figlio di Saul). Al suo fianco un cast d'eccezione, tra cui Mark Rylance nei panni di Satana, Matthias Schoenaerts in quelli di San Pietro, e ancora Ben Kingsley, Joseph Fiennes e Douglas Booth. Dopo essere stato ospitato a Cannes con A Hidden Life, quindi, il regista potrebbe tornare sulla Croisette con questa storia biblica, girata in buona parte in Italia.


CHOCOBAR di Lucrecia Martel

Lucrecia Martel, in corsa per ben due volte per la Palma d'Oro, potrebbe tornare a Cannes con Chocobar, documentario dedicato alla storia della sua Argentina. Il film metterà in scena le vicende dell'attivista indigeno Javier Chocobar, ucciso nel 2009, e il tentativo brutale di rimozione della sua comunità dalla loro terra d'origine. L'episodio della sua morte, condiviso addirittura su YouTube, serve come gancio per esplorare in profondità il problema dell'eliminazione delle comunità indigene in America Latina.


 COW di Andrea Arnold

Il Festival di Cannes è più o meno una seconda casa per Andrea Arnold, che ha presentato sulla Croisette molti suoi film, e potrebbe approdarvi anche Cow, la sua ultima fatica, che però in virtù della sua natura più che alla competizione sembrerebbe diretto alla Quinzaine des Réalisateurs. Si tratta del primo lungometraggio documentario della regista e segue la vita quotidiana di due mucche. Data l'affinità della Arnold per le metafore visive legate alla natura in tutti i suoi film, era solo questione di tempo prima che realizzasse un film sugli animali e il mondo naturale. 



TRE PIANI di Nanni Moretti

Il tredicesimo film di Nanni Moretti sarà ispirato, per la prima volta nella carriera dell’attore e regista, a un soggetto non originale, ovvero all’omonimo romanzo dell’israeliano Eshkol Nevo scritto nel 2015 e uscito in Italia nel 2017 (Moretti ha ampiamente documentato la lavorazione del film sul suo account Instagram tra foto, video e momenti rubati dal set). Moretti, affascinato dalla trama, ha deciso di lanciarsi nell’adattamento per il grande schermo delle pagine di Nevo trasferendo la storia da Tel Aviv a Roma. Il romanzo trova la propria ambientazione nei tre piani di una palazzina della città israeliana, in cui vivono le tre famiglie protagoniste. Al primo piano c’è la giovane famiglia composta da Arnon, Ayelet e la piccola Ofri, spesso affidata ai vicini di casa, i pensionati Ruth e Hermann. L’aliyah li ha fatti tornare in Israele dopo una vita in Germania. Hermann, che inizia ad accusare i sintomi dell’Alzheimer, rapisce la figlia dei vicini. Al secondo piano c’è Hani, madre di due bimbi e moglie di Assaf, che si trova all’estero per lavoro. Nel cast di Tre piani, scritto da Nanni Moretti con Federica Pontremoli e Valia Santella, figurano, oltre allo stesso Moretti, Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi e Francesco Brandi.



PARIS, 13TH DISTRICT di Jacques Audiard

Uno dei più importanti registi francesi contemporanei, dopo la breve deviazione negli Stati Uniti per The Sisters Brothers del 2018, pare aver trascinato un po' d'America nel suo paese natale. Il suo nuovo film in bianco e nero adatta diverse graphic novel di Adrian Tomine attraverso una lente distintamente parigina. L'ultima volta che Audiard è andato a Cannes - con Dheepan del 2015 - ha vinto la Palma d'Oro. La sceneggiatura è co-scritta da Celine Sciamma e dalla regista emergente Léa Mysius, e presenterà una serie di drammi sovrapposti orientati a catturare la cultura giovanile moderna in tutte le sue vibranti contraddizioni. 



IN FRONT OF YOUR FACE di Hong Sang-soo

Con l'ultimo Introduction "il Rohmer coreano" ha figurato in concorso al Festival di Berlino 2021, con un film girato in parte proprio nella capitale tedesca durante la precedente edizione della kermesse in cui Hong era sempre in competizione. Il suo nuovo lavoro non schiererà Kim Min-hee nel casting (ma l'attrice e compagna del regista ha lavorato alla produzione del film) e segnerà il ritorno del cineasta a una forma più piena e narrativa, dopo un serie di film estremamente minimalisti.  Delle premesse che sicuramente potrebbero aprirgli le porte del Concorso. 



MEMORIA di Apichatpong Weerasethakul

Pochi dubbi sulla presenza in concorso del nuovo film del cineasta thailandese, cui nel 2010 venne assegnata una coraggiosissima Palma d'oro. Si tratta del primo film internazionale del regista: è stato girato in Colombia con Jeanne Balibar e Tilda Swinton nei rispettivi ruoli di archeologa ed espatriata che soffre di una sindrome chiamata della “testa che esplode”, ovvero una malattia allucinatoria del sonno. L'acquisizione da parte di Neon (già distributore statunitense di Parasite e Ritratto della giovane in fiamme) dei diritti statunitensi è un altro indizio, e potrebbe anche far presagire perfino uno sdogamento mainstream del suo regista.



A HERO di Asghar Farhadi

Il maestro iraniano Asghar Farhadi, dopo gli Oscar per Una separazione e Il cliente, tornerà probabilmente a Cannes con un nuovo film che è già stato acquistato da Amazon Studios sulla cui trama vige ancora il massimo riserbo. Sta di fatto però che il progetto segnerà il ritorno del cineasta nel suo paese dopo la parziale delusione di Everybody Knows, che ha aperto Cannes nel 2018 e incassato 20 milioni di dollari in tutto il mondo. 



BELLE di Mamoru Hosoda

Mamoru Hosoda, il regista nominato all'Oscar di "Mirai", non è estraneo ai film che affrontano l'attaccamento spesso abbastanza pericoloso della società alla tecnologia, ed è solito sviluppare questo tema attraverso le sue favole animate. Belle, che sembra suggerire un approccio molto innovativo alla fiaba de La Bella e la Bestia, potrebbe rivelarsi un titolo di pregio da ammirare sulla Croisette.



TITANE di Julia Ducournau

Le riprese del secondo film di Julia Ducournau, regista di Raw - Una cruda verità, sono state posticipate in seguito al primo lockdown, ma la cineasta è comunque riuscita a terminare il film in tempo per quest'edizione del Festival di Cannes. Si tratta della storia di un trovatello alle prese con omicidi seriali, con una possibile rivelazione femminile (Agathe Rousselle), supportata da Vincent Lindon, e un ruolo secondario per Garance Marillier. Potrebbe effettivamente trovare posto nella Selezione Ufficiale...



PETROV'S FLU di Kirill Serebrennikov

Tre anni dopo Leto, il regista russo, accusato di appropriazione indebita da Mosca e rimasto agli arresti domiciliari per diciotto mesi dall'estate del 2017, potrebbe questa volta essere fisicamente presente a Cannes se il suo adattamento del romanzo di Alexeï Salnikov trovasse un posto in Concorso. Il soggetto della storia presenta anche una forte cassa di risonanza pandemica, parlando di una famiglia disfunzionale che si ritrova bloccata dopo aver contratto la stessa influenza. 






 

 

 

 

 

 

 

 

 



Fonte: Indiewire, LesInrocks

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