In attesa dell’annuncio della selezione ufficiale del Festival di Cannes che verrà comunicata il prossimo 3 giugno, aumentano e si affinano le ultime previsioni su quali titoli italiani abbiano maggiori probabilità di essere presentati alla 74esima edizione del festival che si terrà dal 6 al 17 luglio 2021.
Se Tre piani di Nanni Moretti, tratto dall’omonimo romanzo di Eshkol Nevo, sembra essere una certezza in quanto già selezionato per la scorsa edizione, poi annullata, maggiori dubbi sorgono in merito ad altre pellicole, soprattutto in vista di una possibile predilezione del cinema francese da parte dell’organizzazione del Festival.
Tra i titoli più caldi in lizza per la competizione ufficiale o per Un Certain Regard, vi sono il terzo film del regista italo-americano Jonas Carpignano (A Ciambra), A Chiara, il lungometraggio di Michelangelo Frammartino, Il buco, ambientato nella Calabria degli anni ‘60, il film di Leonardo Di Costanzo, Ariaferma, che vede tra i protagonisti Toni Servillo e Silvio Orlando, e la nuova collaborazione tra Laura Bispuri (Vergine Giurata) e Alba Rohrwacher, ne Il paradiso del pavone, che segna anche il ritorno sul grande schermo di Dominique Sanda.
Per quanto riguarda le altre selezioni, la Quinzaine des Réalisateurs potrebbe includere il documentario Futura, realizzato da Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi, mentre tra i possibili nomi italiani della Settimana della critica il più papabile è quello di Laura Samani, con Piccolo corpo.
Infine, per quanto siano già pronti per essere presentati, Qui rido io di Mario Martone ed È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino faranno più probabilmente parte della prossima edizione della Mostra di Venezia.
Se Tre piani di Nanni Moretti, tratto dall’omonimo romanzo di Eshkol Nevo, sembra essere una certezza in quanto già selezionato per la scorsa edizione, poi annullata, maggiori dubbi sorgono in merito ad altre pellicole, soprattutto in vista di una possibile predilezione del cinema francese da parte dell’organizzazione del Festival.
Tra i titoli più caldi in lizza per la competizione ufficiale o per Un Certain Regard, vi sono il terzo film del regista italo-americano Jonas Carpignano (A Ciambra), A Chiara, il lungometraggio di Michelangelo Frammartino, Il buco, ambientato nella Calabria degli anni ‘60, il film di Leonardo Di Costanzo, Ariaferma, che vede tra i protagonisti Toni Servillo e Silvio Orlando, e la nuova collaborazione tra Laura Bispuri (Vergine Giurata) e Alba Rohrwacher, ne Il paradiso del pavone, che segna anche il ritorno sul grande schermo di Dominique Sanda.
Per quanto riguarda le altre selezioni, la Quinzaine des Réalisateurs potrebbe includere il documentario Futura, realizzato da Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi, mentre tra i possibili nomi italiani della Settimana della critica il più papabile è quello di Laura Samani, con Piccolo corpo.
Infine, per quanto siano già pronti per essere presentati, Qui rido io di Mario Martone ed È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino faranno più probabilmente parte della prossima edizione della Mostra di Venezia.