Ci siamo, l'edizione numero 81 della Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre) sta per iniziare. Per la giuria, presieduta da Isabelle Huppert, sarà un'impresa decisamente ardua scegliere il film a cui assegnare il prestigioso Leone d'oro.
Ecco i nostri 10 titoli più attesi che fanno parte della selezione ufficiale:
10. BABY INVASION
A un anno dalla provocatoria e lisergica sperimentazione post-cinema di AGGRO DR1FT, Harmony Korine torna a Venezia con un'altra operazione che promette di far parlare di sé, ancora una volta realizzata sotto l'egida della creative and technology company EDGLRD, fondata dallo stesso Korine nel 2023, sorta di collettivo multimediale che ingloba cinema, animazione, video games, designer toys, skateboarding e fashion. Una piattaforma digitale intenta a esplorare forme d'arte sempre più immersive, che sembra provenire dal futuro. Molto più modaiolo che rivoluzionario, ça va sans dire, ma che bello stare al gioco. Quest'ultima "follia", presentata fuori concorso, metterà in scena un'inquietante invasione domestica ripresa con sei body-cam come se si trattasse di un videogioco FPS (first-person shooter).
9. CAMPO DI BATTAGLIA
Gianni Amelio arriva in concorso con un ambizioso dramma storico, ambientato durante la Prima guerra mondiale, che narra l'amicizia tra due giovani medici in servizio in un ospedale militare con opposte visioni politiche e innamorati della stessa donna. Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi e Federica Rosellini. Dopo l'anteprima veneziana, il film uscirà al cinema il 5 settembre, grazie a 01 Distribution.
8. YOUTH – HOMECOMING
Maestro del documentario contemporaneo, Wang Bing (Follia e amore, Three Sisters, Il distretto di Tiexi) approda al concorso veneziano con l'ultimo capitolo di una straordinaria trilogia incentrata sulle disumane condizioni di lavoro e sui frammenti di poesia del quotidiano di un gruppo di giovani operai di Zhili, gigantesco distretto specializzato nell'industria tessile nei pressi di Shanghai. I primi due capitoli, Youth (Spring) e Youth (Hard Times), sono stati presentati rispettivamente al Festival di Cannes 2023 e al Locarno Film Festival 2024.
7. JOKER: FOLIE À DEUX
Dopo l'inaspettato Leone d'oro per Joker (2019), Todd Phillips non lascia ma raddoppia, con un sequel dalle aspettative stellari. Questa volta, l'iconico villain incontra l'amore della sua vita, Harley Quinn, mentre è detenuto all'Arkham State Hospital, e dopo il suo rilascio i due sono protagonisti in una tragica e romantica storia d'amore. Comic-movie d'autore, un po' crime un po' musical, il film dovrebbe includere quindici numeri musicali, la maggior parte dei quali cover di canzoni preesistenti. Joaquin Phoenix e Lady Gaga sono pronti a entrare nell'immaginario collettivo. In Italia il film verrà distribuito al cinema a partire dal 2 ottobre.
6. MALDOROR
Talentuoso regista e sceneggiatore belga specializzato in film dalle tinte forti ma dalla rigorosa cura formale, Fabrice Du Welz, che ha esordito nel 2004 con l'agghiacciante horror Calvaire, arriva fuori concorso al Lido con un destabilizzante thriller basato sul drammatico fatto di cronaca che sconvolse il Belgio negli anni '90 e che vide protagonista lo stupratore e molestatore di bambini noto come il "Mostro di Marcinelle". Il film dovrevbbe essere incentrato sul personaggio fittizio di un poliziotto, ossessionato dal caso, che si mette sulle tracce del serial killer. Si prevedono 155 minuti di grande tensione e inquietante suggestione.
5. SEPARATED
Basato sul libro-inchiesta Separated: Inside an American Tragedy di Jacob Soboroff, il film del grandissimo documentarista Errol Morris, Oscar al miglior documentario nel 2004 per The Fog of War – La guerra secondo Robert McNamara, esplora i lati oscuri dell'amministrazione Trump portando alla luce il dramma della separazione delle famiglie, soprattutto quella tra genitori e figli, al confine tra Messico e Stati Uniti. Uno dei grandi titoli del fuori concorso di questa edizione.
4. THE ROOM NEXT DOOR
Con l'adattamento cinematografico del romanzo Attraverso la vita di Sigrid Nunez, il maestro del cinema spagnolo Pedro Almodóvar ha realizzato il suo primo film in lingua inglese, un'apertura "internazionale" che è già di per sé fattore di estrema curiosità e fascinazione. Se si aggiunge l'appeal delle protagoniste, Tilda Swinton e Julianne Moore, che interpretano due amiche allontanatesi dopo un litigio che si incontrano dopo molti anni, il gioco è fatto. Fotografia di Eduard Grau (A Single Man), musiche del fedelissimo Alberto Iglesias. Nelle sale italiane dal 5 dicembre prossimo.
3. THE BRUTALIST
Un'opera che già sulla carta si presenta come un monumentale e fluviale racconto concepito come una sfida nei confronti della fruizione usa e getta delle piattaforme streaming. Girato nel formato VistaVision in pellicola 70mm, il film di Brady Corbet segue trent'anni di vita del rivoluzionario architetto ungherese László Tóth, sopravvissuto all'Olocausto ed emigrato negli Stati Uniti nel 1947 insieme alla moglie. Secondo le prime indiscrezioni, si dovrebbe trattare di un viaggio chiaroscurale e visionario nell'American Dream. Nonostante le analogie, con buona probabilità (e giustamente), lo spirito de La fonte meravigliosa (1949) di King Vidor è lontano, ma prepariamoci ad assistere a 215 minuti di puro spettacolo. Uno dei titoli di punta del concorso.
2. MARIA
Dopo Jackie (2016) e Spencer (2021), un altro ritratto femminile firmato Pablo Larraín, straordinario regista cileno che ha ormai legato il suo nome alla forma cinematografica del biopic d'autore (basti pensare anche alla rappresentazione vampiresca del sanguinario dittatore Augusto Pinochet in El Conde). Allo Chanel rosso sangue di Jacqueline Kennedy e ai fantasmi che tormentano la principessa triste Lady D., seguono ora gli ultimi giorni di vita della divina Maria Callas nella Parigi degli anni '70. Un soggetto glamour e affascinante, che racconta la tumultuosa esistenza della più grande cantante lirica che sia mai esistita. Angelina Jolie, pronta a rastrellare premi ovunque, è impegnata in un ruolo che vale un'intera carriera cinematografica. Sceneggiatura di Steven Knight, fotografia di Ed Lachman, scenografia di Guy Hendrix Dyas, costumi di Massimo Cantini Parrini. Tra le location, la Grecia, Budapest, Parigi e Milano (con alcune riprese anche all'interno del Teatro alla Scala). Quasi scontato un posto d'onore all'interno del palamrès. Pur non avendo ancora una data di uscita, è stato reso noto che il film uscirà al cinema in Italia grazie a 01 Distribution.
1. QUEER
Tratto dall'omonimo romanzo breve cult di William S. Burroughs pubblicato nel 1985, il film rappresenta l'ennesima sfida raccolta da Luca Guadagnino, attualmente di gran lunga il regista italiano più stimolante e quotato a livello internazionale. Materiale incandescente per un seducente drama romance che vede protagonista un expat americano dipendente dall'uso di droghe che si infatua di un giovane del posto, nella torrida Città del Messico degli anni '40. Con Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville e Jason Schwartzman. Musiche di Trent Reznor e Atticus Ross. Secondo Guadagnino, il film è la sua opera più personale nonché un tributo al cinema di Powell e Pressburger, i quali, sempre secondo il regista, avrebbero apprezzato le numerose ed esplicite scene di sesso. Leone d'oro subito!
Davide Dubinelli
Ecco i nostri 10 titoli più attesi che fanno parte della selezione ufficiale:
10. BABY INVASION
A un anno dalla provocatoria e lisergica sperimentazione post-cinema di AGGRO DR1FT, Harmony Korine torna a Venezia con un'altra operazione che promette di far parlare di sé, ancora una volta realizzata sotto l'egida della creative and technology company EDGLRD, fondata dallo stesso Korine nel 2023, sorta di collettivo multimediale che ingloba cinema, animazione, video games, designer toys, skateboarding e fashion. Una piattaforma digitale intenta a esplorare forme d'arte sempre più immersive, che sembra provenire dal futuro. Molto più modaiolo che rivoluzionario, ça va sans dire, ma che bello stare al gioco. Quest'ultima "follia", presentata fuori concorso, metterà in scena un'inquietante invasione domestica ripresa con sei body-cam come se si trattasse di un videogioco FPS (first-person shooter).
9. CAMPO DI BATTAGLIA
Gianni Amelio arriva in concorso con un ambizioso dramma storico, ambientato durante la Prima guerra mondiale, che narra l'amicizia tra due giovani medici in servizio in un ospedale militare con opposte visioni politiche e innamorati della stessa donna. Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi e Federica Rosellini. Dopo l'anteprima veneziana, il film uscirà al cinema il 5 settembre, grazie a 01 Distribution.
8. YOUTH – HOMECOMING
Maestro del documentario contemporaneo, Wang Bing (Follia e amore, Three Sisters, Il distretto di Tiexi) approda al concorso veneziano con l'ultimo capitolo di una straordinaria trilogia incentrata sulle disumane condizioni di lavoro e sui frammenti di poesia del quotidiano di un gruppo di giovani operai di Zhili, gigantesco distretto specializzato nell'industria tessile nei pressi di Shanghai. I primi due capitoli, Youth (Spring) e Youth (Hard Times), sono stati presentati rispettivamente al Festival di Cannes 2023 e al Locarno Film Festival 2024.
7. JOKER: FOLIE À DEUX
Dopo l'inaspettato Leone d'oro per Joker (2019), Todd Phillips non lascia ma raddoppia, con un sequel dalle aspettative stellari. Questa volta, l'iconico villain incontra l'amore della sua vita, Harley Quinn, mentre è detenuto all'Arkham State Hospital, e dopo il suo rilascio i due sono protagonisti in una tragica e romantica storia d'amore. Comic-movie d'autore, un po' crime un po' musical, il film dovrebbe includere quindici numeri musicali, la maggior parte dei quali cover di canzoni preesistenti. Joaquin Phoenix e Lady Gaga sono pronti a entrare nell'immaginario collettivo. In Italia il film verrà distribuito al cinema a partire dal 2 ottobre.
6. MALDOROR
Talentuoso regista e sceneggiatore belga specializzato in film dalle tinte forti ma dalla rigorosa cura formale, Fabrice Du Welz, che ha esordito nel 2004 con l'agghiacciante horror Calvaire, arriva fuori concorso al Lido con un destabilizzante thriller basato sul drammatico fatto di cronaca che sconvolse il Belgio negli anni '90 e che vide protagonista lo stupratore e molestatore di bambini noto come il "Mostro di Marcinelle". Il film dovrevbbe essere incentrato sul personaggio fittizio di un poliziotto, ossessionato dal caso, che si mette sulle tracce del serial killer. Si prevedono 155 minuti di grande tensione e inquietante suggestione.
5. SEPARATED
Basato sul libro-inchiesta Separated: Inside an American Tragedy di Jacob Soboroff, il film del grandissimo documentarista Errol Morris, Oscar al miglior documentario nel 2004 per The Fog of War – La guerra secondo Robert McNamara, esplora i lati oscuri dell'amministrazione Trump portando alla luce il dramma della separazione delle famiglie, soprattutto quella tra genitori e figli, al confine tra Messico e Stati Uniti. Uno dei grandi titoli del fuori concorso di questa edizione.
4. THE ROOM NEXT DOOR
Con l'adattamento cinematografico del romanzo Attraverso la vita di Sigrid Nunez, il maestro del cinema spagnolo Pedro Almodóvar ha realizzato il suo primo film in lingua inglese, un'apertura "internazionale" che è già di per sé fattore di estrema curiosità e fascinazione. Se si aggiunge l'appeal delle protagoniste, Tilda Swinton e Julianne Moore, che interpretano due amiche allontanatesi dopo un litigio che si incontrano dopo molti anni, il gioco è fatto. Fotografia di Eduard Grau (A Single Man), musiche del fedelissimo Alberto Iglesias. Nelle sale italiane dal 5 dicembre prossimo.
3. THE BRUTALIST
Un'opera che già sulla carta si presenta come un monumentale e fluviale racconto concepito come una sfida nei confronti della fruizione usa e getta delle piattaforme streaming. Girato nel formato VistaVision in pellicola 70mm, il film di Brady Corbet segue trent'anni di vita del rivoluzionario architetto ungherese László Tóth, sopravvissuto all'Olocausto ed emigrato negli Stati Uniti nel 1947 insieme alla moglie. Secondo le prime indiscrezioni, si dovrebbe trattare di un viaggio chiaroscurale e visionario nell'American Dream. Nonostante le analogie, con buona probabilità (e giustamente), lo spirito de La fonte meravigliosa (1949) di King Vidor è lontano, ma prepariamoci ad assistere a 215 minuti di puro spettacolo. Uno dei titoli di punta del concorso.
2. MARIA
Dopo Jackie (2016) e Spencer (2021), un altro ritratto femminile firmato Pablo Larraín, straordinario regista cileno che ha ormai legato il suo nome alla forma cinematografica del biopic d'autore (basti pensare anche alla rappresentazione vampiresca del sanguinario dittatore Augusto Pinochet in El Conde). Allo Chanel rosso sangue di Jacqueline Kennedy e ai fantasmi che tormentano la principessa triste Lady D., seguono ora gli ultimi giorni di vita della divina Maria Callas nella Parigi degli anni '70. Un soggetto glamour e affascinante, che racconta la tumultuosa esistenza della più grande cantante lirica che sia mai esistita. Angelina Jolie, pronta a rastrellare premi ovunque, è impegnata in un ruolo che vale un'intera carriera cinematografica. Sceneggiatura di Steven Knight, fotografia di Ed Lachman, scenografia di Guy Hendrix Dyas, costumi di Massimo Cantini Parrini. Tra le location, la Grecia, Budapest, Parigi e Milano (con alcune riprese anche all'interno del Teatro alla Scala). Quasi scontato un posto d'onore all'interno del palamrès. Pur non avendo ancora una data di uscita, è stato reso noto che il film uscirà al cinema in Italia grazie a 01 Distribution.
1. QUEER
Tratto dall'omonimo romanzo breve cult di William S. Burroughs pubblicato nel 1985, il film rappresenta l'ennesima sfida raccolta da Luca Guadagnino, attualmente di gran lunga il regista italiano più stimolante e quotato a livello internazionale. Materiale incandescente per un seducente drama romance che vede protagonista un expat americano dipendente dall'uso di droghe che si infatua di un giovane del posto, nella torrida Città del Messico degli anni '40. Con Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville e Jason Schwartzman. Musiche di Trent Reznor e Atticus Ross. Secondo Guadagnino, il film è la sua opera più personale nonché un tributo al cinema di Powell e Pressburger, i quali, sempre secondo il regista, avrebbero apprezzato le numerose ed esplicite scene di sesso. Leone d'oro subito!
Davide Dubinelli