«Se le va un'altra cena quando volano le falene, venga stasera dopo il lavoro. Qualsiasi ora andrà bene.»
San Valentino, festa degli innamorati: quale occasione migliore per riscoprire alcuni tra i film d'amore più celebri nella storia del cinema? Sequenze e momenti che ci hanno fatto commuovere, sospirare, sognare, scolpiti per sempre nell'immaginario collettivo. Di seguito, i 10 titoli più romantici di sempre secondo la redazione di longtake!
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(500) giorni insieme (2009)

Tom Hansen (Joseph Gordon-Levitt) è un sognatore timido e innamorato dell'amore, alla frenetica e disperata ricerca dell'anima gemella; Sole Finn (Zooey Deschanel) è indipendente e anticonformista, pronta a godersi la vita giorno per giorno. Si incontrano, si amano (o meglio, lui la ama) e si lasciano (o meglio, lei lo lascia). diretto dall'esordiente Marc Webb, (500) giorni insieme è una deliziosa commedia che riflette sull'innamoramento come eterna lotta contro se stessi e sull'errore, così comune, di plasmare il partner secondo le proprie aspettative, finendo per rimanere inevitabilmente delusi.
Chiamami col tuo nome (2017)

«Forse ci sono andato vicino, ma non ho mai avuto una cosa così. Qualcosa mi ha sempre frenato prima. Si è messa di mezzo. Come vivrai saranno affari tuoi, però ricordati: il cuore e il corpo ci vengono dati soltanto una volta. E in men che non si dica, il tuo cuore è consumato e, quanto al tuo corpo, a un certo punto nessuno più lo guarda, né ancora meno ci si avvicina. Tu, adesso, senti tristezza. Dolore. Non ucciderli, al pari della gioia che hai provato». Un film libero e spontaneo, quello di Luca Guadagnino, in cui l'amore diventa espressione di uno stato d'animo che vuole e deve rifiutare il pregiudizio e la repressione dei sentimenti. Memorabile performance di Michael Stuhlbarg, nei panni del padre di Elio, a cui è affidato un monologo che è probabilmente la vetta assoluta dell’intera operazione.
Romeo+Giulietta di William Shakespeare (1996)

Splendida trasposizione in chiave contemporanea della celebre tragedia di William Shakespeare, in cui Baz Luhrmann omaggia esplicitamente il teatro che in gioventù ha tanto amato. L'opera ripropone la triste vicenda dei due innamorati veronesi, ma in un contesto postmoderno che offre al pubblico una nuova e interessante prospettiva: le spade sono sostituite dalle pistole e le due famiglie sono rivali nel contendersi un grande giro di affari. Luhrmann punta su un montaggio frenetico e su una fotografia dolce e sensuale, in cui al centro c'è l'amore tra i due protagonisti.
Titanic (1997)

1912. Il gigantesco Titanic, la “nave dei sogni”, è pronto a salpare da Southampton in direzione New York. Non porterà mai a termine il suo viaggio, trascinando sul fondale marino migliaia di vite, compresa quella di Jack (Leonardo DiCaprio), un giovanotto che sulla nave era riuscito a conquistare il cuore della bella Rose (Kate Winslet). Tra sentimenti e critica sociale, dramma ed epica, James Cameron riesce a dosare con attenzione i tanti ingredienti che ha a disposizione, curando ogni dettaglio (la rappresentazione d'epoca è impeccabile) e dando vita a una storia d'amore intensa e appassionante.
La bella e la bestia (1991)

Tra le più importanti opere del cosiddetto “Rinascimento disneyano", iniziato con La sirenetta nel 1989, La bella e la bestia rappresenta uno dei momenti più elevati, dal punto di vista qualitativo, nella storia recente della casa di Topolino. Ispirato all'omonima fiaba della francese Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (1711-1780), è un racconto d'amore, fedeltà e ravvedimento che procede in maniera aggraziata, fluida e stratificata: il rapporto tra i due protagonisti si costruisce seguendo uno schema rigoroso di diffidenza-odio-scioglimento-innamoramento che funziona come un perfetto meccanismo a orologeria. Se si esclude un certo diffuso disappunto per la trasformazione della stupenda Bestia in ordinario principe.
I segreti di Brokeback Mountain (2005)

Wyoming, 1963. I due giovani cowboy Ennis Del Mar (Heath Ledger) e Jack Twist (Jake Gyllenhaal) scoprono l'amore tra le nevi di Brokeback Mountain, ma soffocano i loro sentimenti per timore dei pregiudizi. Il cinema cangiante e raffinato di Ang Lee si confronta con l'adattamento del racconto di Annie Proulx, Gente del Wyoming. Il vero punto di forza, curiosamente, non è il pur innegabile coraggio con cui l'omosessualità è associata a un classico simbolo virile come la figura del cowboy, quanto la capacità di raccontare senza stereotipi né retorica una storia d'amore che è prima di tutto universale.
Ritratto della giovane in fiamme (2019)

Tra i nomi più interessanti del panorama cinematografico francese contemporaneo, la regista e sceneggiatrice Céline Sciamma ha scritto e diretto un intenso racconto al femminile di ambientazione storica, così minimale nella minuziosa messa in scena e, al tempo stesso, così profondo nel descrivere sentimenti quasi inesprimibili. Partendo da una regia impeccabile, che esalta la scelta di ricorrere a un'ambientazione disadorna e totalmente scevra di orpelli, che si riflette anche in una recitazione trattenuta di stampo quasi bressoniano, l'autrice transalpina mette in scena una storia di amore negato, che è anche una profondissima riflessione sul ruolo della donna, sulle sue insicurezze, sulla sua difficoltà di dare libero sfogo alla propria passione ma anche alla propria vitalità artistica.
I ponti di Madison County (1995)

«Questo tipo di certezza si ha una sola volta nella vita». Fugace, appassionata e indimenticabile storia d'amore tra la casalinga Francesca Johnson (Meryl Streep) e il fotografo Robert Kincaid (Clint Eastwood) nel caldo Iowa dell'estate 1965. Dopo innumerevoli racconti western, bellici e action, quasi tutti incentrati su personaggi maschili, per Eastwood arriva il momento di cimentarsi con il mélo sentimentale: una parentesi cinematografica estemporanea ma felice e memorabile come l'amore tra i due protagonisti. Calato in un paesaggio suadente che è luogo dell'anima (i suggestivi ponti della contea di Madison) ma anche prigione mentale (per il bigottismo della provincia americana), il film gode soprattutto dell'alchimia fra i due protagonisti. Imprescindibile.
Casablanca (1942)

Forse il più celebre melodramma mai girato a Hollywood, Casablanca è entrato nella leggenda e ha fatto dell'amore tra i due protagonisti uno dei rapporti più malinconici e tormentati che il grande schermo abbia mai visto. Rick e llsa, ancora innamorati, si ritrovano ma non sono più soli: in mezzo a loro c'è il marito di lei, che Ilsa credeva morto in carcere ai tempi di Parigi. Memorabili le note di As Time Goes By, suonata dal pianista Sam: ogni volta che si ripensa a quel motivetto non possono che tornare alla mente gli sguardi tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, amanti impossibili in un mondo che non gli ha permesso di stare insieme.
Se mi lasci ti cancello (2004)

«Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale! Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. Infinita letizia della mente candida! Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio». Dalla mente onirica di Michel Gondry e dalla penna visionaria di Charlie Kaufman nasce una grande storia d'amore contemporanea, struggente, commovente e, al contempo, di spiccata originalità. Utilizzando l'espediente della ditta che cancella i ricordi delle relazioni finite male, la narrazione si insinua nella mente dei protagonisti, intersecando piani temporali e dipingendo quadri visivi di rara bellezza, mentre gli sfondi si disgregano e si ricompongono via via che il viaggio nella memoria prosegue. Un film che riesce a trasportare su un piano di raffinatezza quasi trascendentale le piccole crudeltà delle relazioni amorose che, giorno dopo giorno, si sgretolano e decompongono, man mano che la cecità dell'innamoramento lascia spazio alla brutalità del quotidiano.
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