Il regista Gabriele Muccino ha commentato su Twitter la scelta di candidare Notturno di Gianfranco Rosi agli Oscar 2021 come film che rappresenterà l'Italia.
Scrive Muccino: "L'Academy certamente prevede l'Oscar nella categoria di Miglior Documentario. Ma presentare il documentario del bravissimo Rosi, nella categoria del Miglior Film Straniero è, temo, autolesionista".
In un altro tweet aggiunge poi: "La competizione è schiacciante e la scelta viene letta in un solo modo: in Italia sono costretti a candidare un documentario in mancanza di un film 'valido'. Giocheremo sempre nel nostro cortile se non apriremo lo sguardo al cinema internazionale e alla reale platea del mondo".
Muccino, sulla mancata inclusione del suo film Gli anni più belli nella lista di pre-selezione di 25 film, da cui si doveva scegliere il candidato italiano, ha invece commentato: "Ci sono rimasto male, certo. Ma so, anzi realizzo di sapere che la Commissione per la selezione dei film italiani da inviare all'Academy, non ha e nemmeno può avere davvero idea del gusto e dello sguardo che gli americani hanno dell'Italia. Si sa già chi verrà selezionato: Il meno commerciale, quello con meno chances, (perché in Italia il film che "incassa" è ancora visto con sospetto, eredità ideologica e infima degli anni '70). È il più grande limite delle giurie, dei premi italiani e anche delle commissioni che decidono cosa premiare e in questo caso cosa piacerà agli americani, (vi garantisco che giochiamo su due campionati davvero antitetici), che premiano, esaltano, dimenticano, ignorano quale sia il vero proscenio internazionale. Non lo conoscono".
Scrive Muccino: "L'Academy certamente prevede l'Oscar nella categoria di Miglior Documentario. Ma presentare il documentario del bravissimo Rosi, nella categoria del Miglior Film Straniero è, temo, autolesionista".
In un altro tweet aggiunge poi: "La competizione è schiacciante e la scelta viene letta in un solo modo: in Italia sono costretti a candidare un documentario in mancanza di un film 'valido'. Giocheremo sempre nel nostro cortile se non apriremo lo sguardo al cinema internazionale e alla reale platea del mondo".
Muccino, sulla mancata inclusione del suo film Gli anni più belli nella lista di pre-selezione di 25 film, da cui si doveva scegliere il candidato italiano, ha invece commentato: "Ci sono rimasto male, certo. Ma so, anzi realizzo di sapere che la Commissione per la selezione dei film italiani da inviare all'Academy, non ha e nemmeno può avere davvero idea del gusto e dello sguardo che gli americani hanno dell'Italia. Si sa già chi verrà selezionato: Il meno commerciale, quello con meno chances, (perché in Italia il film che "incassa" è ancora visto con sospetto, eredità ideologica e infima degli anni '70). È il più grande limite delle giurie, dei premi italiani e anche delle commissioni che decidono cosa premiare e in questo caso cosa piacerà agli americani, (vi garantisco che giochiamo su due campionati davvero antitetici), che premiano, esaltano, dimenticano, ignorano quale sia il vero proscenio internazionale. Non lo conoscono".