Spaccapietre, il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, con Salvatore Esposito, è l’unico film italiano in concorso alle Giornate degli Autori.
«In Spaccapietre – spiegano i registi - arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d'amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell'amore, della vendetta».
Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e raccontargli una storia. Gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre, e rispetterà quella promessa, a qualunque prezzo.
Nel cast, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile.
Il film è una produzione LA SARRAZ PICTURES con RAI CINEMA in coproduzione con SHELLAC (Francia), TAKE FIVE (Belgio), prodotto da ALESSANDRO BORRELLI con THOMAS ORDONNEAU / GREGORY ZALCMAN / ALON KNOLL con il contributo di MIBACT con il sostegno di EUROPA CREATIVA, APULIA FILM COMMISSION, HOPEFULMONSTER/FONDAZIONE MERZ, CINÉAXE, RÉGION PROVENCE ALPES CÔTE D'AZUR, CNC, TAX SHELTER (GOUVERNEMENT FÉDÉRAL DE BELGIQUE).
«In Spaccapietre – spiegano i registi - arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d'amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell'amore, della vendetta».
Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e raccontargli una storia. Gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre, e rispetterà quella promessa, a qualunque prezzo.
Nel cast, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile.
Il film è una produzione LA SARRAZ PICTURES con RAI CINEMA in coproduzione con SHELLAC (Francia), TAKE FIVE (Belgio), prodotto da ALESSANDRO BORRELLI con THOMAS ORDONNEAU / GREGORY ZALCMAN / ALON KNOLL con il contributo di MIBACT con il sostegno di EUROPA CREATIVA, APULIA FILM COMMISSION, HOPEFULMONSTER/FONDAZIONE MERZ, CINÉAXE, RÉGION PROVENCE ALPES CÔTE D'AZUR, CNC, TAX SHELTER (GOUVERNEMENT FÉDÉRAL DE BELGIQUE).