L’appuntamento con la maratona di Harry Potter prosegue e questa sera su Canale 5 è previsto il sesto capitolo della saga, Harry Potter e il principe mezzosangue. L’occasione giusta per raccontare 10 curiosità sul film di David Yates.
1. Tiri vispi Weasley
«Come fanno Fred e George? Mezza Diagon Alley ha chiuso i battenti» «Per Fred oggi la gente ha bisogno di ridere» «E per me ha ragione»: il dialogo tra Harry, Ron ed Hermione avviene in una Diagon Alley deserta, che appare come un luogo devastato dagli orrori della guerra. L’unico punto di luce, i Tiri Vispi Weasley, il negozio aperto da Fred e George dopo la fuga da Hogwarts l’anno precedente. I gemelli ora sono vestiti in modo elegante, curati, ora sono ricchi e non indossano più gli abiti consumati e usati con cui eravamo abituati a vederli.
2. Le insicurezze di Malfoy
Lo ha dichiarato lo stesso interprete, Tom Felton, quando ha sostenuto che Draco Malfoy è «colui che vorrebbe essere l’Harry Potter del lato oscuro, ma che quando deve premere il grilletto esita» (Harry Potter dalla pagina allo schermo). La natura di Malfoy, molto chiara ma solo accennata nei film precedenti, probabilmente arriva a un punto di svolta e a dimostrarlo è anche l’abito elegante che indossa lungo la durata del film: per lui il percorso a Hogwarts è terminato, anche perché suo padre Lucius è dichiaratamente un mangiamorte.
3. Voldemort e il piccolo Tom Riddle: tutto in famiglia
«Posso spostare gli oggetti senza toccarli, far fare delle cose agli animali senza addestrarli, far capitare brutte cose a quelli cattivi con me, farli soffrire... se voglio... Parlo anche con i serpenti, loro mi trovano, sussurrano cose, è normale? Per uno come me?»: quesito posto dal giovane Tom Riddle al suo primo incontro con Albus Silente, all’orfanotrofio. Ad interpretarlo, Hero Fiennes Tiffin, nipote di Ralph Fiennes: la scelta, stando a quanto ha dichiarato il regista, è stata fatta per la somiglianza con lo zio, non tanto per il grado di parentela che li unisce.
4. Qualche differenza con il libro
Tutti i film, non solo riguardanti Harry Potter, hanno delle differenze con i libri da cui sono tratti. In questo caso, però, sono state aggiunte delle sequenze che non sono presenti nei romanzi di J.K. Rowling, in primis l’attacco dei Mangiamorte alla Tana della famiglia Weasley. Diverso il discorso che riguarda la distruzione del Millennium Bridge: nel libro viene esplicitato che un ponte a Londra viene distrutto, ma per ragioni temporali non può essere il Millennium Bridge, costruito a partire dal 1998 e inaugurato nel 2000, mentre gli eventi sono ambientati nel 1997. Infine, Harry e Silente non si incontrano in metropolitana, bensì a casa Dursley.
5. L’omosessualità di Albus Silente
La sequenza in metropolitana è stato un momento inaspettatamente importante per lo sviluppo di uno dei personaggi. Infatti il regista pensava di inserire un dialogo in cui Silente, davanti ad un cartellone pubblicitario, si rivolgesse ad Harry facendo degli apprezzamenti sulla ragazza presente sul poster. J.K. Rowling ha però bocciato questa scelta, spiegando al regista che Silente non lo avrebbe mai fatto, in quanto omosessuale, una rivelazione poi fatta ai fan in occasione della presentazione dell’ultimo libro, Harry Potter e i doni della morte.
6. Maggie Smith: la professoressa McGranitt più forte della sua malattia
Il periodo delle riprese è stato particolarmente duro per la professoressa McGranitt. Maggie Smith, infatti, stava iniziando le cure per un tumore che le era stato diagnosticato poco prima, quindi le riprese sono avvenute tra i diversi cicli di chemioterapia. Fortunatamente, l’attrice ha superato con forza il momento buio ed è definitivamente guarita.
7. I tagli alla memoria di Voldemort
Lungo le pagine del romanzo, sono diversi i momenti in cui ci si addentra nel passato di Lord Voldemort, ancor prima di Tom Riddle, arrivando anche alla conoscenza dei suoi genitori: Merope Gaunt (che deve il suo cognome ad un omaggio a Stephen King e al suo Cose preziose) e Tom Riddle Senior. Tuttavia, Steve Kloves, tornato ad occuparsi della sceneggiatura, ha deciso di tagliarne diverse, concentrandosi solo sui ricordi utili a mostrare i passi che hanno portato l’erede di Serpeverde a trasformarsi in Lord Voldemort.
8. Troppo Dark?
David Yates voleva che il film avesse delle tinte spiccatamente dark, come suggerito dalle pagine del romanzo. Per questo scelse Bruno Delbonnel come direttore della fotografia, ma la Warner Bros. dopo aver visto alcune sequenze chiese al regista e a Delbonnel di aggiungere colori all’opera, secondo loro eccessivamente oscura. Le indicazioni vennero ascoltate e il risultato fu nettamente migliore, al punto che Harry Potter e il principe mezzosangue fu nominato agli Oscar per la miglior fotografia.
9. Le colpe di Albus Silente
Il senso di colpa di Silente viene esplicitato in maniera chiara durante questo film. Senso di colpa verso Harry Potter, sicuramente, ma il preside di Hogwarts nasconde un altro enorme rimorso della sua vita, ossia la morte della sorella, Ariana, morta durante uno scontro tra Albus e Gellert Grindelwald. Un evento rimasto da sempre nella memoria di Silente, che infatti, mentre beve l’acqua maledetta nella caverna, ripete: «È colpa mia! È tutta colpa mia». Espiazione e purificazione.
10. Gli Horcrux
Harry Potter e il principe mezzosangue è anche il momento in cui compare la parola Horcrux, benché Harry Potter ne abbia già distrutto uno in passato. A riguardo, è interessante notare come sia stata pensata visivamente la sequenza dell’incontro tra Albus Silente e il piccolo Tom Riddle: innanzitutto la fotografia sul muro, che mostra la scogliera dove si recheranno successivamente il preside e Harry. Sul davanzale, inoltre, ci sono sette rocce: 7, ancora una volta, come il numero degli Horcrux. Infine, Silente parla a Tom di furto e di come non sia permesso a Hogwarts: gli oggetti che il piccolo ruba sono i trofei dopo aver compiuto delle malefatte nei confronti delle sue vittime, lo stesso sarà per ciò in cui nasconderà parte della sua anima, dopo aver compiuto gli omicidi.
1. Tiri vispi Weasley
«Come fanno Fred e George? Mezza Diagon Alley ha chiuso i battenti» «Per Fred oggi la gente ha bisogno di ridere» «E per me ha ragione»: il dialogo tra Harry, Ron ed Hermione avviene in una Diagon Alley deserta, che appare come un luogo devastato dagli orrori della guerra. L’unico punto di luce, i Tiri Vispi Weasley, il negozio aperto da Fred e George dopo la fuga da Hogwarts l’anno precedente. I gemelli ora sono vestiti in modo elegante, curati, ora sono ricchi e non indossano più gli abiti consumati e usati con cui eravamo abituati a vederli.
2. Le insicurezze di Malfoy
Lo ha dichiarato lo stesso interprete, Tom Felton, quando ha sostenuto che Draco Malfoy è «colui che vorrebbe essere l’Harry Potter del lato oscuro, ma che quando deve premere il grilletto esita» (Harry Potter dalla pagina allo schermo). La natura di Malfoy, molto chiara ma solo accennata nei film precedenti, probabilmente arriva a un punto di svolta e a dimostrarlo è anche l’abito elegante che indossa lungo la durata del film: per lui il percorso a Hogwarts è terminato, anche perché suo padre Lucius è dichiaratamente un mangiamorte.
3. Voldemort e il piccolo Tom Riddle: tutto in famiglia
«Posso spostare gli oggetti senza toccarli, far fare delle cose agli animali senza addestrarli, far capitare brutte cose a quelli cattivi con me, farli soffrire... se voglio... Parlo anche con i serpenti, loro mi trovano, sussurrano cose, è normale? Per uno come me?»: quesito posto dal giovane Tom Riddle al suo primo incontro con Albus Silente, all’orfanotrofio. Ad interpretarlo, Hero Fiennes Tiffin, nipote di Ralph Fiennes: la scelta, stando a quanto ha dichiarato il regista, è stata fatta per la somiglianza con lo zio, non tanto per il grado di parentela che li unisce.
4. Qualche differenza con il libro
Tutti i film, non solo riguardanti Harry Potter, hanno delle differenze con i libri da cui sono tratti. In questo caso, però, sono state aggiunte delle sequenze che non sono presenti nei romanzi di J.K. Rowling, in primis l’attacco dei Mangiamorte alla Tana della famiglia Weasley. Diverso il discorso che riguarda la distruzione del Millennium Bridge: nel libro viene esplicitato che un ponte a Londra viene distrutto, ma per ragioni temporali non può essere il Millennium Bridge, costruito a partire dal 1998 e inaugurato nel 2000, mentre gli eventi sono ambientati nel 1997. Infine, Harry e Silente non si incontrano in metropolitana, bensì a casa Dursley.
5. L’omosessualità di Albus Silente
La sequenza in metropolitana è stato un momento inaspettatamente importante per lo sviluppo di uno dei personaggi. Infatti il regista pensava di inserire un dialogo in cui Silente, davanti ad un cartellone pubblicitario, si rivolgesse ad Harry facendo degli apprezzamenti sulla ragazza presente sul poster. J.K. Rowling ha però bocciato questa scelta, spiegando al regista che Silente non lo avrebbe mai fatto, in quanto omosessuale, una rivelazione poi fatta ai fan in occasione della presentazione dell’ultimo libro, Harry Potter e i doni della morte.
6. Maggie Smith: la professoressa McGranitt più forte della sua malattia
Il periodo delle riprese è stato particolarmente duro per la professoressa McGranitt. Maggie Smith, infatti, stava iniziando le cure per un tumore che le era stato diagnosticato poco prima, quindi le riprese sono avvenute tra i diversi cicli di chemioterapia. Fortunatamente, l’attrice ha superato con forza il momento buio ed è definitivamente guarita.
7. I tagli alla memoria di Voldemort
Lungo le pagine del romanzo, sono diversi i momenti in cui ci si addentra nel passato di Lord Voldemort, ancor prima di Tom Riddle, arrivando anche alla conoscenza dei suoi genitori: Merope Gaunt (che deve il suo cognome ad un omaggio a Stephen King e al suo Cose preziose) e Tom Riddle Senior. Tuttavia, Steve Kloves, tornato ad occuparsi della sceneggiatura, ha deciso di tagliarne diverse, concentrandosi solo sui ricordi utili a mostrare i passi che hanno portato l’erede di Serpeverde a trasformarsi in Lord Voldemort.
8. Troppo Dark?
David Yates voleva che il film avesse delle tinte spiccatamente dark, come suggerito dalle pagine del romanzo. Per questo scelse Bruno Delbonnel come direttore della fotografia, ma la Warner Bros. dopo aver visto alcune sequenze chiese al regista e a Delbonnel di aggiungere colori all’opera, secondo loro eccessivamente oscura. Le indicazioni vennero ascoltate e il risultato fu nettamente migliore, al punto che Harry Potter e il principe mezzosangue fu nominato agli Oscar per la miglior fotografia.
9. Le colpe di Albus Silente
Il senso di colpa di Silente viene esplicitato in maniera chiara durante questo film. Senso di colpa verso Harry Potter, sicuramente, ma il preside di Hogwarts nasconde un altro enorme rimorso della sua vita, ossia la morte della sorella, Ariana, morta durante uno scontro tra Albus e Gellert Grindelwald. Un evento rimasto da sempre nella memoria di Silente, che infatti, mentre beve l’acqua maledetta nella caverna, ripete: «È colpa mia! È tutta colpa mia». Espiazione e purificazione.
10. Gli Horcrux
Harry Potter e il principe mezzosangue è anche il momento in cui compare la parola Horcrux, benché Harry Potter ne abbia già distrutto uno in passato. A riguardo, è interessante notare come sia stata pensata visivamente la sequenza dell’incontro tra Albus Silente e il piccolo Tom Riddle: innanzitutto la fotografia sul muro, che mostra la scogliera dove si recheranno successivamente il preside e Harry. Sul davanzale, inoltre, ci sono sette rocce: 7, ancora una volta, come il numero degli Horcrux. Infine, Silente parla a Tom di furto e di come non sia permesso a Hogwarts: gli oggetti che il piccolo ruba sono i trofei dopo aver compiuto delle malefatte nei confronti delle sue vittime, lo stesso sarà per ciò in cui nasconderà parte della sua anima, dopo aver compiuto gli omicidi.