La mente visionaria del regista statunitense è stata capace di partorire alcuni dei personaggi più iconici della storia del cinema. Spesso grottesche e bislacche, ma ammantate al contempo da un fascino mesmerizzante, le persone che popolano questi universi lynchani non possono che aver fatto breccia nei cuori di tutti gli appassionati estimatori del regista. In occasione del workshop dedicato a David Lynch vi proponiamo dieci suoi personaggi entrati nella storia della settima arte.
John Merrick di The Elephant Man (1980). Opera che riprende la vera e struggente storia di Jonathan Merrick: autentico mostro, condannato a vedersi negare dalla società, che si rivelerà ben più mostruosa di lui, la cosa che più visceralmente desidera: essere accettato. Merrick non è che un fenomeno di costume, la cui natura umana viene continuamente negata e calpestata da tutti, tranne che da altri freaks come lui. Probabilmente l’opera più umana, fiabesca e pura della filmografia del regista.
Frank Booth di Velluto Blu (1986). Il personaggio interpretato da Dennis Hopper rappresenta alla perfezione tutti quegli elementi che si celano dietro i rassicuranti ambienti familiari. Le sadiche perversioni e i più terrificanti orrori che nutrono il perturbante freudiano sono però destinati a varcare quella tenda bluastra che ne occulta la presenza.
Dorothy Vallens di Velluto Blu (1986). Affascinante e misteriosa femme fatale, il personaggio interpretato da Isabella Rossellini è una cantante che si esibisce nei night club. Personaggio dall’indubbia carica magnetica che, attraverso le dolci note di Blue Velvet, riesce a prendere all’amo non solo il nostro protagonista, interpretato da Kyle MachLachlan, ma anche noi spettatori.
Bobby Peru di Cuore Selvaggio (1990). Personaggio pruriginoso, viscido e urticante. Impossibile dimenticare la scena in cui Bobby, interpretato da Willem Dafoe, prova a sedurre Lula (Laura Dern).
Dale Cooper de I segreti di Twin Peaks (1991). Kyle MacLachlan interpreta uno dei personaggi più iconici della famosa serie tv. Dale è un agente speciale dell’FBI, incaricato di indagare sull’omicidio di Laura Palmer. Il fascino quasi naive del personaggio è indubbio; le sue strambe metodologie investigative, che spesso sfociano nel misticismo, non possono che trovare l’immediata simpatia del pubblico. La sconfinata passione per il caffè e per la cherry pie tratteggiano un personaggio impossibile da dimenticare. Audrey Horne de I segreti di Twin Peaks (1991). Il personaggio interpretato da Sherilyn Fenn ci viene inizialmente presentato come la femme fatale della serie. Sensuale, magnetica e dal carattere esplosivo, Audrey è caratterizzata da uno sviluppo narrativo forse fra i più riusciti della serie. La Fenn riesce a ben interpretare una ragazza che, a dispetto dell’aria maliziosa e ammiccante, si rivela essere responsabile e sorretta da solidi ideali. Indimenticabile la scena del picciolo di ciliegia.
Laura Palmer de Fuoco cammina con me (1992). Pellicola che svela gli avvenimenti antecedenti la serie di Twin Peaks e che ha come focus principale l’omicidio di Laura Palmer. Il personaggio interpretato da Sheryl Lee è incredibilmente riuscito. Laura non è la classica brava ragazza della porta accanto, tutt’altro, ed è forse questo il grande segreto dietro la perfetta riuscita del personaggio. Laura Palmer incarna la ragazza maledetta, condannata a non avere alcuna salvezza, se non (forse) nella morte. Personaggio che è stato in grado di tracciare un profondo solco nel cuore di tutti gli spettatori, emotivamente coinvolti nei drammi e negli orrori che lacerano la vita della ragazza, e che è inevitabilmente e giustamente entrato nella storia della serialità televisiva. «I'll see you again in 25 years».
L’uomo misterioso di Strade perdute (1997). Personaggio misterioso che, in una manciata di minuti, è in grado di far sprofondare gli spettatori in uno stato di asfissiante angoscia. Lynch inserisce nella finzione un suo corrispettivo: il demiurgico “mystery man”, regista interno al film che, non a caso, porta con sé una videocamera.
Alvin Straight di Una storia vera (1999). Alvin è un settantatreenne che decide di intraprendere un viaggio, lungo 300 miglia, a bordo del suo tagliaerba per andare a trovare il fratello, recentemente colpito da un infarto. Personaggio realmente toccante, dotato di una struggente e malinconica visione del mondo.
Betty Elms / Diane Selwyn di Mulholland Drive (2001). Monumentale Naomi Watts, in una delle performance più complesse e indimenticabili di tutto il cinema recente. All’attrice è richiesto l’arduo compito di interpretare due donne, i due volti di un’unica medaglia: Betty, attrice in erba pronta a una grande carriera, e Diane, disillusa interprete di quart'ordine. Le due personalità altro non sono i due volti di una Hollywood capace di irretirci con i suoi orpelli e le sue promesse di gloria e, allo stesso tempo, di contaminare i nostri sogni e la nostra innocenza con i suoi aspetti più torbidi e marcescenti.
Simone Manciulli
John Merrick di The Elephant Man (1980). Opera che riprende la vera e struggente storia di Jonathan Merrick: autentico mostro, condannato a vedersi negare dalla società, che si rivelerà ben più mostruosa di lui, la cosa che più visceralmente desidera: essere accettato. Merrick non è che un fenomeno di costume, la cui natura umana viene continuamente negata e calpestata da tutti, tranne che da altri freaks come lui. Probabilmente l’opera più umana, fiabesca e pura della filmografia del regista.
Frank Booth di Velluto Blu (1986). Il personaggio interpretato da Dennis Hopper rappresenta alla perfezione tutti quegli elementi che si celano dietro i rassicuranti ambienti familiari. Le sadiche perversioni e i più terrificanti orrori che nutrono il perturbante freudiano sono però destinati a varcare quella tenda bluastra che ne occulta la presenza.
Dorothy Vallens di Velluto Blu (1986). Affascinante e misteriosa femme fatale, il personaggio interpretato da Isabella Rossellini è una cantante che si esibisce nei night club. Personaggio dall’indubbia carica magnetica che, attraverso le dolci note di Blue Velvet, riesce a prendere all’amo non solo il nostro protagonista, interpretato da Kyle MachLachlan, ma anche noi spettatori.
Bobby Peru di Cuore Selvaggio (1990). Personaggio pruriginoso, viscido e urticante. Impossibile dimenticare la scena in cui Bobby, interpretato da Willem Dafoe, prova a sedurre Lula (Laura Dern).
Dale Cooper de I segreti di Twin Peaks (1991). Kyle MacLachlan interpreta uno dei personaggi più iconici della famosa serie tv. Dale è un agente speciale dell’FBI, incaricato di indagare sull’omicidio di Laura Palmer. Il fascino quasi naive del personaggio è indubbio; le sue strambe metodologie investigative, che spesso sfociano nel misticismo, non possono che trovare l’immediata simpatia del pubblico. La sconfinata passione per il caffè e per la cherry pie tratteggiano un personaggio impossibile da dimenticare. Audrey Horne de I segreti di Twin Peaks (1991). Il personaggio interpretato da Sherilyn Fenn ci viene inizialmente presentato come la femme fatale della serie. Sensuale, magnetica e dal carattere esplosivo, Audrey è caratterizzata da uno sviluppo narrativo forse fra i più riusciti della serie. La Fenn riesce a ben interpretare una ragazza che, a dispetto dell’aria maliziosa e ammiccante, si rivela essere responsabile e sorretta da solidi ideali. Indimenticabile la scena del picciolo di ciliegia.
Laura Palmer de Fuoco cammina con me (1992). Pellicola che svela gli avvenimenti antecedenti la serie di Twin Peaks e che ha come focus principale l’omicidio di Laura Palmer. Il personaggio interpretato da Sheryl Lee è incredibilmente riuscito. Laura non è la classica brava ragazza della porta accanto, tutt’altro, ed è forse questo il grande segreto dietro la perfetta riuscita del personaggio. Laura Palmer incarna la ragazza maledetta, condannata a non avere alcuna salvezza, se non (forse) nella morte. Personaggio che è stato in grado di tracciare un profondo solco nel cuore di tutti gli spettatori, emotivamente coinvolti nei drammi e negli orrori che lacerano la vita della ragazza, e che è inevitabilmente e giustamente entrato nella storia della serialità televisiva. «I'll see you again in 25 years».
L’uomo misterioso di Strade perdute (1997). Personaggio misterioso che, in una manciata di minuti, è in grado di far sprofondare gli spettatori in uno stato di asfissiante angoscia. Lynch inserisce nella finzione un suo corrispettivo: il demiurgico “mystery man”, regista interno al film che, non a caso, porta con sé una videocamera.
Alvin Straight di Una storia vera (1999). Alvin è un settantatreenne che decide di intraprendere un viaggio, lungo 300 miglia, a bordo del suo tagliaerba per andare a trovare il fratello, recentemente colpito da un infarto. Personaggio realmente toccante, dotato di una struggente e malinconica visione del mondo.
Betty Elms / Diane Selwyn di Mulholland Drive (2001). Monumentale Naomi Watts, in una delle performance più complesse e indimenticabili di tutto il cinema recente. All’attrice è richiesto l’arduo compito di interpretare due donne, i due volti di un’unica medaglia: Betty, attrice in erba pronta a una grande carriera, e Diane, disillusa interprete di quart'ordine. Le due personalità altro non sono i due volti di una Hollywood capace di irretirci con i suoi orpelli e le sue promesse di gloria e, allo stesso tempo, di contaminare i nostri sogni e la nostra innocenza con i suoi aspetti più torbidi e marcescenti.
Simone Manciulli