La celebre regista sarà premiata in apertura della ventitreesima edizione della popolare manifestazione, in programma a Reggio Emilia e a Cavriago dal 4 al 10 novembre.
Lunedì 4 novembre un incontro d’eccezione dà il via all’edizione numero 23 del Reggio Film Festival, in programma fino al 10 novembre: la regista Liliana Cavani sarà a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, per un triplice appuntamento.
Sarà protagonista di un dialogo, riceverà la Targa Zavattini e presenterà il suo più recente lungometraggio L’ordine del tempo in apertura dell’edizione 2024, dal titolo-tema Errori, della manifestazione diretta da Alessandro Scillitani.
«Il tema dell'errore, dal punto di vista artistico, è molto interessante per le tante accezioni in cui può essere trattato» spiega Scillitani «Dai cocktail sbagliati alle divise di altri colori, si parlerà di errori umani, di intelligenza artificiale, di tradimenti, di dati perduti e di donne che si vestono da uomini per sfuggire a leggi sbagliate. Tutto verrà raccontato dai cortometraggi ma anche dalle tante iniziative che popoleranno questo Festival».
Altro incontro al femminile di alto livello: la popolare sociolinguista Vera Gheno dialogherà con la ricercatrice e scrittrice Vanessa Roghi a proposito di grammatica degli errori.
Numerosi altri appuntamenti culturali e artistici in arrivo, a Reggio Emilia e Cavriago, ad arricchire il fitto calendario di proiezioni di cortometraggi internazionali in concorso, che da sempre costituiscono il vero cuore del Reggio Film Festival.
Nell’edizione 2024 sono in programma oltre 100 opere, selezionate tra le oltre 2000 ricevute da moltissimi Paesi tra cui Armenia, Iran, Russia, Israele, Palestina, Portogallo, Cina, Svizzera, Malesia, Francia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Spagna, Olanda, USA, Bielorussia, Germania, Svezia, Svizzera, Singapore, Indonesia, Emirati Arabi Uniti e Kyrgyzstan.
«Anche quest’anno sarà presente la sezione Family per i corti dedicati a bambini e famiglie» aggiunge il Direttore Artistico «e tornerà la sezione Spazio Libero, perché i filmmaker possano esprimere al meglio la propria creatività».
Grandi cose accadono, a Reggio Emilia.
Lunedì 4 novembre un incontro d’eccezione dà il via all’edizione numero 23 del Reggio Film Festival, in programma fino al 10 novembre: la regista Liliana Cavani sarà a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, per un triplice appuntamento.
Sarà protagonista di un dialogo, riceverà la Targa Zavattini e presenterà il suo più recente lungometraggio L’ordine del tempo in apertura dell’edizione 2024, dal titolo-tema Errori, della manifestazione diretta da Alessandro Scillitani.
«Il tema dell'errore, dal punto di vista artistico, è molto interessante per le tante accezioni in cui può essere trattato» spiega Scillitani «Dai cocktail sbagliati alle divise di altri colori, si parlerà di errori umani, di intelligenza artificiale, di tradimenti, di dati perduti e di donne che si vestono da uomini per sfuggire a leggi sbagliate. Tutto verrà raccontato dai cortometraggi ma anche dalle tante iniziative che popoleranno questo Festival».
Altro incontro al femminile di alto livello: la popolare sociolinguista Vera Gheno dialogherà con la ricercatrice e scrittrice Vanessa Roghi a proposito di grammatica degli errori.
Numerosi altri appuntamenti culturali e artistici in arrivo, a Reggio Emilia e Cavriago, ad arricchire il fitto calendario di proiezioni di cortometraggi internazionali in concorso, che da sempre costituiscono il vero cuore del Reggio Film Festival.
Nell’edizione 2024 sono in programma oltre 100 opere, selezionate tra le oltre 2000 ricevute da moltissimi Paesi tra cui Armenia, Iran, Russia, Israele, Palestina, Portogallo, Cina, Svizzera, Malesia, Francia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Spagna, Olanda, USA, Bielorussia, Germania, Svezia, Svizzera, Singapore, Indonesia, Emirati Arabi Uniti e Kyrgyzstan.
«Anche quest’anno sarà presente la sezione Family per i corti dedicati a bambini e famiglie» aggiunge il Direttore Artistico «e tornerà la sezione Spazio Libero, perché i filmmaker possano esprimere al meglio la propria creatività».
Grandi cose accadono, a Reggio Emilia.