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L’ombra della violenza: Cosmo Jarvis e Niamh Algar ci raccontano il loro lavoro sul set

Abbiamo incontrato i protagonisti de L’ombra della violenza Cosmo Jarvis e Niamh Algar. Il film di Nick Rowland esce oggi in Italia dopo la calorosa accoglienza ricevuta al Toronto International Film Festival 2019.

Con Michael Fassbender nel ruolo di executive producer, L’ombra della violenza (Calm with Horses) racconta la storia di Arm (Cosmo Jervis), un ex puglie in lotta con sé stesso nella scelta tra la famiglia Devers, che gli offre un lavoro e una casa, e il rapporto con il figlio e l’ex compagna Ursula (Niamh Algar).

Il trailer e la sinossi ufficiale:  



Nella provincia rurale dell’Irlanda, l’ex pugile Douglas “Arm” Armstrong è diventato suo malgrado il tuttofare della famiglia Devers, specializzata nello spaccio di droga. Arm si occupa soprattutto di riscuotere debiti e assicurarsi che chi sbaglia paghi, al contempo però cerca di essere un padre amorevole e presente per il suo bambino con problemi di disabilità. Le cose si complicano quando i suoi spietati datori di lavoro gli chiedono di commettere un omicidio mettendo la sua lealtà a dura prova…


I due attori, recentemente tornati a lavorare assieme nella serie prodotta da Ridley Scott Raised by Wolves (Una nuova umanità, 2021), sono stati affiancati da un’eccellente performance di Barry Keoghan. Ma ecco, di seguito, la nostra intervista:

Cosmo, quali sono state le difficoltà che hai incontrato nell’interpretare un personaggio così fisico, corpulento e come sei riuscito a ottenere un perfetto accento irlandese?

La sfida più grande è stata rendere quel tipo di personaggio al tempo stesso così fisico, così imponente (e mi sono allenato molto seguendo uno specifico tipo di alimentazione) ma sensibile. Per l’accento invece sono stato molto fortunato perché durante le riprese sono stato a contatto con le persone del posto ed è stato più facile replicare la parlata locale. 

Da dove hai preso ispirazione? È stata una performance davvero realistica, sei anche tu forse un po’ così nella vita?

Sì e sono cresciuto con persone che assomigliano molto al personaggio di Arm. È gente con cui non vorresti scontrarti, ma, anche se soffri delle conseguenze di offenderle, non possono essere definite cattive. Ho incontrato moltissimi ragazzi non particolarmente buoni, tuttavia capisco la complessità di certe situazioni, quindi sì, ho preso spunto dalla realtà che mi circonda e che ho incontrato in passato.

Niamh, come è nato il progetto? Cosa ti ha colpito della sceneggiatura?

Il film è basato su un racconto breve di Colin Barrett che mi è piaciuto molto. Sono rimasta subito affascinata dal personaggio di Ursula, mi ha colpito sin dalla prima lettura della sceneggiatura. Lei ha una back story molto interessante e ho sempre desiderato fare un film indipendente con questa qualità e con un sottotesto davvero interessante su cui poter lavorare. Non tutto finisce sullo schermo e ho cercato di interpretare la parte pensando al pubblico che si sarebbe dovuto immaginare la vita precedente del personaggio. Sono molto legata a questa donna, anche io vengo da una piccola città e so cosa significa avere uno stereotipo addosso e dover sentire il peso di una strada prestabilita. Il film in ultima analisi racconta della volontà dei protagonisti di scappare da quella realtà e avere la possibilità di ripartire.

Il tuo personaggio rappresenta forse l’amore che si oppone alla violenza dei Devers?

Ho pensato a Ursula come una luce nel buio, un personaggio certamente forte e mi sono identificata con questa figura materna che farebbe qualsiasi cosa per proteggere il proprio bambino. Ho cercato di mantenere questo aspetto emozionale focalizzato sul rapporto madre-figlio e il modo in cui il direttore della fotografia Piers McGrail ha utilizzato luci e colori credo vada in questa direzione, cercando di restituire per immagini un personaggio luminoso. 

Cosmo, hai incontrato Fassbender? Ti ha dato qualche consiglio?

Sì! Ci siamo visti e ci siamo stretti la mano. È stato molto bello e gli ho detto di aver apprezzato sin da subito il progetto. Ha presentato il film alle premiere di Toronto e Dublino ed è stato davvero orgoglioso delle nostre performance.

Infine, Niamh com’è andato il lavoro con il regista Nick Rowland? Qual era l’atmosfera sul set?

È stata una bellissima esperienza, Nick è stato molto attento nel rappresentare l’umanità di Arm e molto disponibile a parlare con Cosmo. La sua regia è stata essenziale, con una capacità di creare immagini molto belle. Il lavoro con gli attori è sempre stato focalizzato sulla resa delle emozioni: è riuscito a trasformare un gangster movie in una storia sulle persone, sulle relazioni umane all’interno del dramma. 


Si ringrazia la casa di distribuzione Blue Swan Entertainment.


Andrea Valmori

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