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30 anni di Mamma, ho perso l'aereo: 10 curiosità sul film con Macaulay Culkin
Tra i film imperdibili del periodo natalizio, che hanno segnato più di una generazione, Mamma, ho perso l’aereo resta un classico del cinema per famiglie, con cui Chris Columbus 30 anni fa ha ottenuto un successo oltre ogni aspettativa, lanciando la (breve) carriera di Macaulay Culkin. In occasione del 30° anniversario dell’uscita nelle sale, ecco 10 curiosità sul film:  

1) «Kevin!!!»

 
Macaulay Culkin, che all’epoca delle riprese aveva 9 anni, si è affezionato talmente tanto a Catherine O’Hara che, a distanza di anni, continuava a chiamarla mamma: Fuller, invece, è interpretato da Kieran Culkin, fratello dell’attore. Riprese iniziate con la sequenza dell’acquisto dello spazzolino da denti e concluse con Culin che corre in mezzo alla cantina allagata. Per alcune sequenze è stato necessario uno stuntman (un 30enne di bassissima statura), mentre in altre, come quella in cui Kevin salta sul letto mangiando i pop corn, diversi membri della troupe erano sdraiati ai lati e ai piedi del letto nel caso dovesse accidentalmente cadere. Enfant prodige, Culkin è l’autore del disegno mostrato come piano di battaglia prima dell’arrivo dei due ladri a casa McAllister.

2) «Non si preoccupi per la sua casa, è in buone mani!»

 
Chris Columbus ha pensato a diversi attori per il ruolo di Harry: Danny DeVito, Bob Hoskins, Alan Rickman e Al Pacino, ma la scelta finale è ricaduta su Joe Pesci, interprete molto stimato dal regista. Tuttavia, Columbus ha dovuto riprendere diverse volte l’attore, pregandolo di usare la parola “fridge” al posto della parolaccia “f...”, visto che si tratta di un film per famiglie. Sembra che Pesci sia stato colpito profondamente da Culkin, al punto da definirlo «un adulto»: inoltre, sul set lo evitava volontariamente perché il piccolo pensasse davvero che lui fosse cattivo.

3) «Noi siamo i banditi del rubinetto!»

 
Il ruolo di Marv sembra sia stato scritto appositamente per Daniel Stern, che, tuttavia, per questioni legate a impegni lavorativi sovrapposti al prolungamento delle riprese, rischiava di dover rifiutare. Lo stesso motivo per cui anche Christopher Lloyd ha dovuto declinare l’offerta. Risolti i problemi burocratici, Stern ha ripreso il suo ruolo. La sequenza in cui Kevin appoggia una tarantola sul suo volto è stata girata con un ragno vero: l’attore è stato rassicurato sul fatto che le tarantole non hanno orecchie, per cui avrebbe potuto urlare senza far spaventare l’animale. 

4) «Ehi, ti do il tempo di contare fino a dieci per far sparire la tua brutta faccia gialla dalla mia proprietà, prima che ti riempia le budella di piombo!»



Angels with Filthy Souls, ecco il titolo del gangster-movie che Kevin guarda mangiandosi il gelato poco dopo aver scoperto di essere rimasto a casa da solo: probabilmente era questo il film che lo zio Frank gli aveva impedito di vedere l’ultima volta che ha visto la sua famiglia. Il film non esiste, è stato girato da John Hughes appositamente per Mamma, ho perso l’aereo, di cui è sceneggiatore e produttore: il titolo sembra essere un omaggio a Gli angeli con la faccia sporca, di Michael Curtiz.

5) Somewhere in My Memories

 
La colonna sonora di John Williams è senza dubbio un valore aggiunto della pellicola, con melodie entrate ormai nella memoria. Tuttavia, Columbus mai avrebbe pensato di poter collaborare con lui, ma quando Williams vide alcune sequenze del film ne rimase incantato, al punto che decise di voler scrivere la colonna sonora.

6) «Tanto lo so che non sei il vero Babbo Natale»


 
Per amplificare maggiormente l’atmosfera natalizia del film, il rosso e il verde sono i colori maggiormente utilizzati. Li si può trovare praticamente in ogni sequenza, in particolare nell’abbigliamento e nell’arredamento: mobili, contenitori del cibo e anche i quadri e i poster. Inoltre, anche la scelta dei nomi non sembra casuale: il Vecchio Marley richiama infatti il personaggio di A Christmas Carol, tra le opere natalizie più celebri, se non la più celebre.

7) «Non avete mai sentito parlare dell'assassino della pala di South Bend?»

 
Buzz presenta così il Vecchio Marley, vicino di casa dei McAllister che avrà poi un ruolo fondamentale nella trama, anche se nella prima stesura della sceneggiatura non era nemmeno presente. L’evoluzione del personaggio nella trama va di pari passo con un dettaglio che lo riguarda: la benda sulla mano. All’inizio del film, infatti, la benda copre quasi interamente la mano ferita, e scopriremo poi che il rapporto con suo figlio è totalmente assente. Quando Marley e Kevin parlano in chiesa, la fasciatura è molto più blanda, mentre alla fine, quando abbraccia la sua nipotina, è proprio assente. Un finale differente da quello originale, che prevedeva un semplice dialogo tra Peter e Kevin, in cui il piccolo dice di non aver fatto nulla di particolare a casa da solo.

8) «Guarda che cosa hai fatto, piccolo delinquente»

 
Lo zio Frank si rivolge così a Kevin, la sera prima della partenza, dopo che il piccolo ha causato un disastro a tavola a causa di un litigio con suo fratello maggiore Buzz. Frank è divenuto quasi un personagio iconico, con il suo modo di fare sempre fuori luogo (celebre la battuta: «Se ti può far stare meglio, io ho dimenticato gli occhiali»). Quello che non molti sanno è che in origine si è pensato a una versione del film in cui lui è il vero cattivo, la mente malvagia che assolda i due criminali per svaligiare la casa di suo cognato.

9) «Che brutta!»

 
Quando Kevin prende in mano la fotografia che ritrae la fidanzata di suo fratello Buzz rimane scioccato nel vederne l’aspetto. Ma in realtà non si tratta di una ragazza, bensì del figlio di Dan Webster, art director del film, truccato e vestito da donna: Chris Columbus non voleva risultare troppo offensivo nei confronti di una ragazza.

10)  «Non l'abbiamo dimenticato. Abbiamo solo contato male».



Il film, ad un secondo sguardo più attento, rivela dettagli che potrebbero esere sfuggiti in precedenza. Ad esempio, all’inizio della pellicola, Jeff, fratello di Kevin, mette uno spazzolino nella sua tasca: successivamente Kevin si accorge che il suo spazzolino è sparito. Non solo, se la M rimasta marchiata a fuoco sulla mano di Harry può essere un omaggio a M – Il mostro di Düsseldorf, il dettaglio più interessante è sicuramente quello da notare dopo il litigio tra Kevin e Buzz: nella foga, cercando di asciugare e pulire il tavolo, nel cestino della spazzatura finisce anche un biglietto aereo, con scritto Kevin in pennarello, per questo tornano i conti la mattina successiva.
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