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I migliori biopic musicali: la nostra top 5

Cinema e musica: da sempre il connubio tra le due arti suscita aspettative enormi ed effetti dirompenti, a causa della connessione diretta tra i lustrini dell’icona e il fascino del grande schermo. Un legame che dura da decenni e che ha prodotto opere più o meno memorabili, nonché svariate reazioni da fan più o meno accaniti: si sa, l’affezione di un appassionato nei confronti di un cantante o di un gruppo può causare tempeste impensabili, soprattutto in base al tratteggio registico che varia di caso in caso.

In occasione dell’uscita in sala di Rocketmanecco una top 5 targata LongTake dei cinque biopic musicali che più hanno segnato l’immaginario spettatoriale.

5) Sid e Nancy (1986)

I am an anti-Christ/I am an anarchist/Don’t know what I want/But I know how to get it“. Biopic, diretto da Alex Cox, dedicato a una delle coppie-simbolo del punk: Sid Vicious, iconico bassista dei Sex Pistols, e la fidanzata eroinomane Nancy Spungen. Due personaggi controversi, tossici, distruttivi e sempre sopra le righe, ma anche simbolici di un’epoca nichilista e trasgressiva per antonomasia come la fine degli anni Settanta, e di un amore tanto morboso quanto sincero e disperato. Il regista sceglie la via della linearità ma viene ampiamente compensato da prove attoriali da antologia: semplicemente mimetici Gary Oldman e Chloe Webb.

4) Quando l’amore brucia l’anima (2005)

I keep a close watch on this heart of mine/I keep my eyes wide open all the time/I keep the ends out for the tie that binds/Because you’re mine, I walk the line“. Biopic su una delle figure fondamentali del rock/folk americano, Quando l’amore brucia l’anima (titolo originale, Walk the Line) descrive il percorso che parte dall’infanzia di Johnny Cash, segnata dalla morte del fratello e dal rapporto conflittuale con il padre, fino alla scoperta della musica e all’incontro salvifico con June Carter, vero nucleo pulsante del film. Perfetti i protagonisti Joaquin PhoenixReese Witherspoon, che reinterpretano i brani di Cash.

3) Control (2007)

Confusion in her eyes that says it all/She’s lost control/And she’s clinging to the nearest passer by/She’s lost control/And she gave away the secrets of her past/And said I’ve lost control again“. La breve parabola musicale dei Joy Division, band di riferimento nel panorama new wave, e del suo geniale, inquieto e fragile simbolo, il cantante Ian Curtis, morto suicida a soli 23 anni nel maggio del 1980. L’instabilità emotiva e la presenza scenica del giovane frontman sono incarnate in tutte le loro sfumature da un ottimo Sam Riley, che presta anche la propria voce alle esibizioni canore.

2) Velvet Goldmine (1998)

Ziggy played guitar, jamming good with Weird and Gilly/And the spiders from Mars/He played it left hand but made it too far/Became the special man, then we were Ziggy’s band“. Notevole opera firmata Todd Haynes che raffigura in modo calzante l’estetica glam rock: il personaggio di Brian Slade (Jonathan Rhys-Meyers), la cui figura rappresenta il centro nevralgico del film, è chiaramente ispirato al David Bowie del periodo Ziggy Stardust/Aladdin Sane. Lustrini, paillettes, costumi sgargianti, ambiguità e orgoglio omosessuale, espliciti ma mai gratuiti, il tutto al ritmo di canzoni di Lou Reed, Roxy Music, Brian Eno e The Stooges, sia in versione originale che reinterpretate.

1) Io non sono qui (2007)

I believe where she’d stop him if she wants time to care/I believe that she’d look upon beside him to care/And I’d go by the Lord and when she’s on my way/But I don’t belong there“. La straordinaria vita di Bob Dylan, raccontata attraverso un mosaico di storie corrispondenti a ciascuna fase della sua esistenza, interpretate da sei attori differenti (Christian BaleCate BlanchettMarcus Carl FranklinRichard GereHeath LedgerBen Whishaw): dirige, ancora una volta, Todd Haynes, il quale riesce a cogliere ogni sfaccettatura del grande cantautore folk, con un biopic atipico che non dipinge il soggetto in maniera obiettiva ma, al contrario, ne frammenta l’icona, osservandola (o, meglio, reinventandola) da diversi punti di vista. Potente, spiazzante, ipnotico, imprescindibile.

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