Venerdì 29 settembre, alle ore 22.00 presso il MUDEC di via Tortona, il Milano Film Festival offre al suo pubblico uno dei titoli più interessanti dell’intera rassegna: 20th Century Women (2016) di Mike Mills, commedia dai contorni drammatici e candidata agli Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Ambientata nella Santa Barbara di fine anni ’70, la pellicola del pluripremiato regista di Beginners (2010) ruota attorno al rapporto fra Dorothea (Annette Bening), madre single di mezza età, il figlio quindicenne Jamie (Lucas Jade Zumann) e il pittoresco microcosmo di personaggi che li circonda. Sotto lo sgangherato tetto di una villa dall’antico splendore, infatti, si riuniscono William (Billy Crudup), ex hippie tuttofare segnato da un conflittuale rapporto con le donne, Abbie (Greta Gerwig), ventiquatrenne aspirante fotografa appena uscita dall’incubo di un tumore all’utero, e Julie (Elle Fanning), coetanea di Jamie e di cui il ragazzo è segretamente innamorato.
Accompagnati da un flow musicale che spazia dalle ruvide sonorità hardcore punk dei Black Flag alla ricercata armonia dei Talking Heads, le speranze e gli intimi timori di ciascun personaggio – espressi da un voice over efficace e lontano dalla mera didascalia – si fondono con il ritratto di un Paese percorso dalle nascenti teorie femministe di Susan Santong e di Robin Morgan, un’America pre-reaganiana che vede profilarsi in lontananza le prime crepe di un mito capitalista che sembra faticare nel reggere il confronto con una quotidianità ben più articolata.
Inframezzati da immagini e filmati di archivio, i contrasti intergenerazionali vengono a stemperarsi in un desiderio di felicità che accomuna i cinque protagonisti, ognuno a suo modo coinvolto in un personale conflitto esistenziale, ciascuno intimamente diviso tra la leggerezza dei propri sogni e la gravità di una realtà che pare smentirli.
I centoventi minuti della pellicola scorrono così agili davanti agli occhi dello spettatore, presentando un cast perfettamente a suo agio nel disfunzionale proscenio ritratto da Mills, componendo un racconto corale di cuore e di mente, lontano dalle pose della retorica spiccia e capace di avvicinarsi al cinema di Wes Anderson senza tuttavia rimanerne schiacciato, esibendo in parte i colori e i quadri del maestro texano ma reinterpretandoli in chiave assolutamente verista.
Ancora (ingiustamente) privo di una distribuzione nazionale, 20th Century Women ribadisce con forza il talento di uno dei registi più interessanti del panorama indipendente americano.
Un appuntamento che vi invitiamo a non perdere.
IL TRAILER DEL FILM