Il primo ottobre, alle ore 20.00, presso il MUDEC di Milano, sarà proiettato Two Irenes (2017), primo lungometraggio del regista brasiliano Fabio Meira.

Irene è una ragazzina di tredici anni, silenziosa e introversa, che fatica a celare l’inquietudine che si scatena in lei quando scopre un oscuro segreto legato al padre: in città l’uomo nasconde una seconda famiglia, con una moglie sarta e un’altra figlia di tredici anni, dal nome Irene. Con il pretesto di farsi sistemare un abito, la ragazza entra a diretto contatto con l’altra Irene. Le due si conoscono e passano sempre più tempo insieme, arrivando a capire di avere in comune più di quanto credono.

Insieme alla nuova amica, Irene scopre il segreto di una libertà affascinante, che non riesce a trovare nella sua quotidianità: la ragazza vive intrappolata nelle rigide gerarchie di una famiglia tradizionale e benestante, educata al contegno e al buon costume. L’altra Irene, estroversa ed esuberante, non solo è il suo opposto, ma anche il suo doppio; e rappresenta il desiderio di emancipazione che Irene non è mai riuscita a esprimere. Accanto al suo “specchio”, la protagonista si guarda dentro, riscoprendo se stessa e il proprio corpo, avvicinandosi a un mondo a lei sconosciuto fatto di baci, primi amori e un forte senso di ribellione.

Il film è un dramma adolescenziale, un Thirteen (Catherine Hardwicke, 2003) brasiliano dai tratti più leggeri e innocenti e un coming of age che tocca anche questioni identitarie profonde, di genere, di classe e di razza. Il regista, attraverso le vicende narrate e una fotografia suggestiva, porta sul grande schermo un fedele ritratto socioculturale del Brasile, che guida lo sguardo dello spettatore tra l’architettura, la natura, la musica, i colori, le usanze e le atmosfere tipiche del paese.

Two Irenes è pervaso da una delicata malinconia generazionale, un’opera consigliata a un pubblico nostalgico, che vuole rivivere le fasi spensierate della giovinezza svanita.