L'Academy, attraverso il suo nuovo Board of Governors (del quale sono entrate a far parte, nei giorni scorsi, anche Whoopi Goldberg e Ava DuVernay) ha varato delle modifiche al regolamento degli Oscar, nel tentativo di valorizzare le diversità e rendere più inclusivi i più noti e ambiti riconoscimenti cinematografici del mondo.
La novità più vistosa riguarda le nomination a miglior film: dal 2022 saranno 10 i lungometraggi candidati, in pianta stabile e non più in numero variabile come accaduto negli ultimi anni (prima del 2009, tradizione che andava avanti dal 1943, i film nominati erano 9).
Nel comunicato diffuso dall'Academy si legge che l'associazione favorirà delle pratiche di assunzione più eque e rappresentative (sia in relazione al cinema sia sul lavoro, per esempio), collaborando con la PGA (Producers Guild of America) per mettere in piedi una task force di personalità influenti e carismatiche, guidata da David Rubin, con al suo interno anche il leader del comitato A2020 DeVon Franklin, al fine di lavorare su una maggiore inclusività.
Entro il 31 luglio, a tal fine, veranno chiariti anche nuovi criteri di selezione dei film, ma per far sì che entreranno in vigore ci vorrà un anno di "incubazione", dato che verranno applicati solo a partire dalla 94esima edizione (quella, appunto, del 2022).
Ma non finisce qui: dal 2022 sarà dato maggior spazio e altrettanta rilevanza all'Academy Screening Room, la piattaforma di streaming accessibile solo a quanti fanno parte dell'Academy. Così facendo i membri dell'Academy potranno vedere i film con più semplicità e maggiore accessibilità, durante tutto l'anno e senza aspettare le famose copie recapitate a domicilio for your consideration o le proiezioni pubbliche messe in piedi ad hoc per i votanti, magari dalle produzioni e dai diretti interessati delle singole campagne Oscar (senza contare che, seppur non su grande schermo, ogni membro avrà teoricamente la possibilità di vedere molti più film).
I prossimi Oscar, 93esima edizione del premio, al momento sono confermati per il 28 febbraio 2021.
Fonte: Variety
La novità più vistosa riguarda le nomination a miglior film: dal 2022 saranno 10 i lungometraggi candidati, in pianta stabile e non più in numero variabile come accaduto negli ultimi anni (prima del 2009, tradizione che andava avanti dal 1943, i film nominati erano 9).
Nel comunicato diffuso dall'Academy si legge che l'associazione favorirà delle pratiche di assunzione più eque e rappresentative (sia in relazione al cinema sia sul lavoro, per esempio), collaborando con la PGA (Producers Guild of America) per mettere in piedi una task force di personalità influenti e carismatiche, guidata da David Rubin, con al suo interno anche il leader del comitato A2020 DeVon Franklin, al fine di lavorare su una maggiore inclusività.
Entro il 31 luglio, a tal fine, veranno chiariti anche nuovi criteri di selezione dei film, ma per far sì che entreranno in vigore ci vorrà un anno di "incubazione", dato che verranno applicati solo a partire dalla 94esima edizione (quella, appunto, del 2022).
Ma non finisce qui: dal 2022 sarà dato maggior spazio e altrettanta rilevanza all'Academy Screening Room, la piattaforma di streaming accessibile solo a quanti fanno parte dell'Academy. Così facendo i membri dell'Academy potranno vedere i film con più semplicità e maggiore accessibilità, durante tutto l'anno e senza aspettare le famose copie recapitate a domicilio for your consideration o le proiezioni pubbliche messe in piedi ad hoc per i votanti, magari dalle produzioni e dai diretti interessati delle singole campagne Oscar (senza contare che, seppur non su grande schermo, ogni membro avrà teoricamente la possibilità di vedere molti più film).
I prossimi Oscar, 93esima edizione del premio, al momento sono confermati per il 28 febbraio 2021.
Fonte: Variety