Nel 2015, a tre anni di distanza dal western Django Unchained, Quentin Tarantino tornava a colpire nel segno con The Hateful Eight. Giallo dalla forte impronta teatrale, ispirato in parte a Trappola per topi di Agatha Christie e commistionato, nuovamente, al genere western, il film vanta una duplice versione: una di 187 minuti proiettata in pellicola nel sontuoso formato Ultra Panavision 70 (utilizzato dal 1957 al 1966 in alcune mega-produzioni hollywoodiane), con ouverture e intervallo di 12 minuti imposto dallo stesso Tarantino; una distribuita in digitale e in formato classico, più breve di una ventina di minuti.
Trascorsi cinque anni, The Hateful Eight torna a far parlar di sé: questa volta, nel ruolo di protagonista di un aneddoto alquanto particolare.
Durante una recente intervista al Wall Street Journal, Jeff Shell (amministratore delegato della NBC Universal) ha raccontato un episodio che ha coinvolto direttamente il penultimo film di Tarantino (e stizzito lo stesso regista). Nel corso di un meeting con la Universal, durante il quale Quentin Tarantino aveva espresso l'intenzione di realizzare il film in 70 mm, Shell esordì con una proposta a dir poco assurda: distribuire il film direttamente su iPhone. Inutile specificare che la "boutade" andò di traverso al regista: senza nemmeno dare in escandescenze, Tarantino si alzò dal tavolo e abbandonò la riunione.
Ma gli aneddoti sul regista più pulp del cinema contemporaneo non finiscono qui. La mente di Tarantino ha partorito innumerevoli personaggi indimenticabili: potremmo dire che non vi sia protagonista (e comprimario) della sua filmografia che non si sia ritagliato un posto nella nostra memoria. Ma vi siete mai domandati quale personaggio abbia maggiormente divertito il suo creatore in fase di scrittura? Tarantino non ha dubbi: l'Hans Landa di Christoph Waltz in Bastardi Senza Gloria.
Entrava in scena e immediatamente la dominava. Mi sono trovato a intrattenere con questo personaggio un rapporto molto particolare: un rapporto difficile da costruire con altri. Non era solo un cattivo, un nazista, ma un nazista conosciuto come il Cacciatore di ebrei: un uomo crudele che intendeva trovarli e deportarli nei campi di concentramento. Quando ci si avvicina alla fine del film e Landa comincia a capire quali siano le azioni dei Bastardi, il pubblico vuole che scopra la verità.
Scrivere un personaggio che spinga gli spettatori a desiderare che si comporti in maniera malvagia rappresenta una sfida speciale e stimolante: è questo aspetto, sostiene Tarantino, a distinguere Landa dagli altri villain dei suoi film.
Fonte: indiewire.com