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Tarantino su "Dunkirk" e "Ad Astra", in attesa di svelare la sua classifica dei migliori film del decennio

È tempo di classifiche per tutti, dai giornalisti a chi i film li fa. E Quentin Tarantino, appassionato cinefilo, non è da meno: pare che il regista si stia impegnando in una serie di rewatch per stilare la sua personale lista dei 10 migliori film del decennio appena conclusosi.

Non si sa ancora quando Tarantino ci sorprenderà, rivelandoci i suoi titoli preferiti degli anni '10, ma intanto ha svelato che Dunkirk, l'incredibile war movie firmato da Christopher Nolan nel 2017, occuperà il secondo posto della sua classifica.

Dopo una terza visione, infatti, il regista ha affermato: "Ho avuto un'esperienza molto interessante con questo film le prime due volte. Alla prima visione, non so neanche cosa passasse per la mia mente. Non ho potuto far altro che godermi la sua spettacolarità, non riuscivo a pensare ad altro. Il film mi è piaciuto da subito, ma la grandiosità mi aveva quasi paralizzato. Non credo di aver provato forti emozioni, infatti. Ero semplicemente meravigliato, ma non so neanche da cosa. È stato solo alla terza visione che sono riuscito a superare la spettacolarità e vedere le persone su cui si concentra la storia. Sono riuscito a vedere attraverso le fronde degli alberi, per così dire".

Tarantino, poi, ha continuato a elogiare il film di Nolan, parlando della struttura narrativa, che intreccia tre piani temporali diversi: "La maggior parte delle volte, si vedono film il cui unico tratto stilistico è l'adrenalina. Si vive un'esperienza completamente immersiva ma, alla terza o quarta visione, si supera l'esaltazione e si scopre il trucco. Ma nel caso di Dunkirk, vederlo più volte dà solo più credito all'impegno di Nolan. A un certo punto, circa a metà del film, non sbaglia nulla...è una sinfonia. Non c'è niente che non funzioni".

Nell'elogiare il film di Nolan, Tarantino critica Ad Astra di James Gray. Parlando di film che confondono in modo corretto o sbagliato, infatti, il regista mette i due titoli a confronto, sostenendo che in Dunkirk, nonostante i tre piani temporali possano lasciare un po' spiazzati, si ha sempre la certezza di essere nelle mani di una persona capace di tenere unite le fila del discorso. Per quanto riguarda Ad Astra, invece, Tarantino sostiene di non essersi sentito in buone mani: "Per tutta la seconda parte del film non ho capito cosa stesse succedendo. Sembra che lo spettatore debba essere d'accordo con tutto ciò che viene detto, senza sapere il perché o il come. Ci fidiamo di quello che succede solo perché ci dicono che sta succedendo. La tua risposta, in quanto spettatore, è più alla struttura, che è poi quella di Apocalypse Now...Il film mi è piaciuto e Brad era fenomenale, ma non ho capito perché succedevano alcune cose. Nolan non ci dice mai veramente cosa stia succedendo in Dunkirk, ma il pubblico ha sempre un senso e non si sente perduto nella narrazione".

Dopo queste parole, non ci resta che rimanere in attesa della classifica completa di Quentin Tarantino!

 

Fonte: Indiewire

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