La città di Torino si prepara ad accogliere la 42ª edizione del Torino Film Festival, in programma dal 22 al 30 novembre 2024, rinnovato e trasformato sotto la guida del nuovo direttore artistico Giulio Base. Organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, il festival conferma il suo ruolo di spicco nel panorama cinematografico internazionale, con un ricco programma che spazia tra il cinema d’autore, opere indipendenti e nuove voci del cinema contemporaneo. Questa edizione presenta un programma “snello” di 120 titoli, decisamente meno rispetto ai quasi 200 dell’anno scorso; una scelta forte che comunica fin da subito le intenzioni di Base, ovvero aumentare l’esclusività dell’evento ed esaltare i titoli proposti. I film sono suddivisi in sei sezioni principali, tra cui le tre sezioni competitive di lungometraggi, documentari e cortometraggi, e le tre sezioni non competitive, i fuori concorso, lo zibaldone e la retrospettiva su Marlon Brando.
Il festival dedica questa edizione a Marlon Brando, una delle più grandi icone del cinema mondiale, nel centenario della sua nascita. Brando sarà celebrato con una retrospettiva completa che presenterà 24 tra i suoi film più iconici, tra cui Ultimo Tango a Parigi, Apocalypse Now (da cui il nome della nostra rubrica) e Il Padrino. L’immagine guida del festival raffigura il divo proprio sul set di Ultimo Tango a Parigi, in uno scatto dove le luci e i colori parigini ricordano tanto quelli torinesi, facendo immergere immediatamente la città nella veste glamour di cui si tingerà quest’anno.
Giulio Base ha chiarito sin dall'inizio la sua idea di trasformare il TFF in un appuntamento di prestigio mondiale. A testimonianza di ciò è la presenza di grandi nomi di Hollywood a Torino, come Ron Howard, Sharon Stone, Alec Baldwin, Matthew Broderick e Vince Vaughn, accanto a icone del cinema italiano del calibro di Giancarlo Giannini, Ornella Muti e Michele Placido. Diverse saranno poi le anteprime internazionali, oltre alle attese pellicole provenienti da festival prestigiosi, come The Brink of Dreams (presentato a Cannes, dove si è anche aggiudicato L’Oeil d’or per il miglior documentario) e Eden (diretto da Ron Howard e con un cast stellare, è stato presentato al Toronto International Film Festival questo settembre), affiancate da diverse opere indipendenti e sperimentali. In linea con la tradizione, ogni proiezione sarà accompagnata da presentazioni e dibattiti con registi, attori e critici cinematografici.
Il festival abbraccia la diversità, con un’alta presenza di registe e giurate donne. Le tre sezioni competitive sono presiedute da figure femminili di spicco come Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon, in un chiaro segnale di sostegno al talento femminile nel cinema. Inoltre, molte opere in programma esplorano temi di inclusività, sostenibilità e giustizia sociale, toccando temi come la maternità, l’immigrazione e l’aborto.
La 42ª edizione del TFF si rivolge come sempre anche ai giovani, offrendo un’attenzione particolare al futuro del cinema: nato come festival cinematografico dedicato ai giovani, le sezioni competitive proporranno infatti, come le passate edizioni, opere prime o seconde di registi emergenti. Il festival, nonostante abbia cambiato pelle, continua così a promuovere una visione innovativa e sperimentale del cinema, incoraggiando il dialogo tra generazioni diverse e puntando a costruire un pubblico sempre più appassionato e consapevole.
Oltre alle proiezioni, il pubblico potrà immergersi in eventi collaterali, mostre e incontri con autori. Torino diventerà per una settimana il cuore pulsante del cinema, un luogo di scambio e condivisione per cinefili, artisti e professionisti del settore. Il Torino Film Festival 2024 si presenta dunque come un evento imperdibile per chi ama il cinema in tutte le sue forme. Per il programma completo e le modalità di partecipazione, visita il sito ufficiale del festival. Noi ve lo racconteremo qua, su longtake!
A cura di Romeo Gjokaj