It was twenty years ago today
Sgt. Pepper taught the band to play
They’ve been going in and out of style
But they’re guaranteed to raise a smile
So may I introduce to you
The act you’ve known for all these years
Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band
Non vent’anni, bensì cinquanta: cinquant’anni dall’uscita di Sgt. Pepper’s Lonley Hearts Club Band, uno dei primi concept album nella storia della musica. Note che hanno segnato indelebilmente l’immaginario pop del XX secolo grazie alla genialità pura dei Fab Four: i Beatles, ovvero John Lennon, Paul McCarney, George Harrison e Ringo Starr.
Un anniversario importante, celebrato con l’uscita in sala del documentario The Beatles: Sgt. Pepper & Beyond (in sala dal 30 maggio al 2 giugno) di Alan G. Parker, incentrato sul lavoro in sala di registrazione e sulla creazione di un capolavoro destinato a entrare di diritto nell’immaginario collettivo.
Occasione ghiotta per ripercorrere la carriera cinematografica dei quattro di Liverpool, segnalando i loro tre film migliori. Ecco la nostra top 3:
Animazione cromaticamente sgargiante ma dal tratto stilistico essenziale e debitrice nei confronti della pop art. Che lo si consideri un ingenuo inno alla libertà, alla musica e alla fantasia contrapposte all’omologazione, o semplicemente un lungo trip psichedelico, Yellow Submarine è entrato nell’immaginario collettivo: il sottomarino giallo è tuttora uno degli elementi più identificativi degli stessi Beatles. Per bambini di tutte le età.
Dopo A Hard Day’s Night, Richard Lester ritenta la carta della commedia nonsense. Al netto delle esagerazioni, effetto collaterale della libertà produttiva, la pellicola è una efficace commistione tra comicità slapstick e parodia di film di spionaggio d’ispirazione bondiana. Gusto per l’eccesso e per l’assurdo, sequenze memorabili, protagonisti divertiti e divertenti (basti pensare al numero musicale You’ve Got to Hide Your Love Away).
1) A Hard Day’s Night (Tutti per uno)
Primo di una serie di pellicole dedicate al fenomeno Beatles, il film è legato alla pubblicazione dell’album A Hard Day’s Night (1964), colonna sonora della pellicola. Utilizzando un linguaggio estremamente eterogeneo e all’avanguardia, il regista Richard Lester riesce a rappresentare l’impatto sociale e culturale dei Beatles stessi, aspetto che trascende il lato strettamente musicale. Esibizioni da antologia e un Ringo Starr scatenato.