Il Toronto International Film Festival di quest'anno, in tempo di coronavirus, sarà un ibrido di proiezioni fisiche ed eventi virtuali.
Previsto tra il 10 e il 19 settembre, l'importante festival di cinema canadese includerà proiezioni di circa 50 film durante i suoi primi cinque giorni, con un'organizzazione soggetta all'approvazione dei funzionari sanitari della città e della provincia del Canada.
Tra i primi film in cartellone sono stati appena annunciati Ammonite di da Francis Lee, già regista di La terra di Dio; Another Round, dell'autore danese Thomas Vinterberg; Concrete Cowboys, un adattamento del romanzo Ghetto Cowboy del regista Ricky Staub con Idris Elba; Bruised, esordio alla regia del premio Oscar Halle Berry; e True Mothers della regista giapponese Naomi Kawase. Altri titoli saranno annunciati durante l'estate (il film della Kawase e quello di Vinterberg con Mads Mikkelsen erano già stati "selezionati" dall'ultima edizione poi cancellata di Cannes e trovate in allegato i rispettivi trailer).
Il TIFF, come riporta Variety, genera un indotto di oltre 200 milioni di dollari all'anno a vantaggio di Toronto e della provincia dell'Ontario: un dato che ha sicuramente stimolato gli organizzatori del festival a elaborare un piano di sicurezza in tempi di COVID-19, senza disperdere del tutto una vetrina dall'enorme potenziale econoico. Altri festival cinematografici americani tutt'altro che piccoli, come il Tribeca o il New York Film Festival, sono stati cancellati, rinviati o ricostituiti e ripensati come eventi virtuali.
All'inizio di questa settimana il TIFF ha licenziato 31 dipendenti del suo personale che vi lavoravano a tempo pieno a causa delle chiusure e dei tagli legate al coronavirus. L'organizzazione ha dichiarato di prevedere una riduzione del 50% delle entrate, mettendo così a dura prova le proprie attività finanziarie.
Per la prima volta nella sua storia, il TIFF lancerà anche una piattaforma digitale per il festival. Nel corso dei 10 giorni, la piattaforma ospiterà proiezioni digitali, oltre a numerosi talk ed eventi speciali.
"La pandemia ha colpito duramente TIFF, ma abbiamo risposto tornando alla nostra ispirazione originale: portare il meglio del cinema al più vasto pubblico possibile", ha affermato Cameron Bailey, direttore artistico e capo del TIFF. “I nostri team hanno dovuto ripensare tutto e aprire le nostre menti a nuove idee. In innumerevoli videochiamate negli ultimi tre mesi abbiamo ricostruito il nostro festival per il 2020 attingendo ai nostri quasi cinque decenni di impegno, sostegno ai cineasti e cura del pubblico".
Per il suo 45esimo anno di attività (ricorrenza che cade proprio in questo funesto 2020), il TIFF accoglierà 50 tra registi e registe, attori e attrici come ambasciatori del TIFF. In questo gruppo di persone rientreranno Ava DuVernay, Taika Waititi, Anurag Kashyap, Nicole Kidman, Martin Scorsese, Nadine Labaki, Alfonso Cuarón, Riz Ahmed, Rian Johnson, Jason Reitman, Isabelle Huppert e Claire Denis.
Fonte: Variety
Previsto tra il 10 e il 19 settembre, l'importante festival di cinema canadese includerà proiezioni di circa 50 film durante i suoi primi cinque giorni, con un'organizzazione soggetta all'approvazione dei funzionari sanitari della città e della provincia del Canada.
Tra i primi film in cartellone sono stati appena annunciati Ammonite di da Francis Lee, già regista di La terra di Dio; Another Round, dell'autore danese Thomas Vinterberg; Concrete Cowboys, un adattamento del romanzo Ghetto Cowboy del regista Ricky Staub con Idris Elba; Bruised, esordio alla regia del premio Oscar Halle Berry; e True Mothers della regista giapponese Naomi Kawase. Altri titoli saranno annunciati durante l'estate (il film della Kawase e quello di Vinterberg con Mads Mikkelsen erano già stati "selezionati" dall'ultima edizione poi cancellata di Cannes e trovate in allegato i rispettivi trailer).
Il TIFF, come riporta Variety, genera un indotto di oltre 200 milioni di dollari all'anno a vantaggio di Toronto e della provincia dell'Ontario: un dato che ha sicuramente stimolato gli organizzatori del festival a elaborare un piano di sicurezza in tempi di COVID-19, senza disperdere del tutto una vetrina dall'enorme potenziale econoico. Altri festival cinematografici americani tutt'altro che piccoli, come il Tribeca o il New York Film Festival, sono stati cancellati, rinviati o ricostituiti e ripensati come eventi virtuali.
All'inizio di questa settimana il TIFF ha licenziato 31 dipendenti del suo personale che vi lavoravano a tempo pieno a causa delle chiusure e dei tagli legate al coronavirus. L'organizzazione ha dichiarato di prevedere una riduzione del 50% delle entrate, mettendo così a dura prova le proprie attività finanziarie.
Per la prima volta nella sua storia, il TIFF lancerà anche una piattaforma digitale per il festival. Nel corso dei 10 giorni, la piattaforma ospiterà proiezioni digitali, oltre a numerosi talk ed eventi speciali.
"La pandemia ha colpito duramente TIFF, ma abbiamo risposto tornando alla nostra ispirazione originale: portare il meglio del cinema al più vasto pubblico possibile", ha affermato Cameron Bailey, direttore artistico e capo del TIFF. “I nostri team hanno dovuto ripensare tutto e aprire le nostre menti a nuove idee. In innumerevoli videochiamate negli ultimi tre mesi abbiamo ricostruito il nostro festival per il 2020 attingendo ai nostri quasi cinque decenni di impegno, sostegno ai cineasti e cura del pubblico".
Per il suo 45esimo anno di attività (ricorrenza che cade proprio in questo funesto 2020), il TIFF accoglierà 50 tra registi e registe, attori e attrici come ambasciatori del TIFF. In questo gruppo di persone rientreranno Ava DuVernay, Taika Waititi, Anurag Kashyap, Nicole Kidman, Martin Scorsese, Nadine Labaki, Alfonso Cuarón, Riz Ahmed, Rian Johnson, Jason Reitman, Isabelle Huppert e Claire Denis.
Fonte: Variety