La presidente della Universal Filmed Entertainment Group, Donna Langley, ha fatto sapere che lo studio «accoglierà» la richiesta di Christopher Nolan di una finestra esclusiva di cento giorni per l'uscita in sala del suo prossimo progetto.
Langley ha affermato che una così lunga «esclusiva» al cinema è un qualcosa di anomalo per i tempi che corrono: «Che si tratti dello streaming o del fatto che ora tutti gli studi che stanno distribuendo nelle sale stanno facendo qualcosa di leggermente diverso, resta il fatto che con le nostre scelte stiamo abituando il pubblico, il consumatore, ad aspettarsi i film prima, che si tratti di giorno o della data stessa o in alcuni casi di 45 giorni dopo la finestra delle sale e penso che per la maggior parte dei film... i film in molti casi attraversano le loro principali entrate cinematografiche in circa due o tre settimane. L'analisi è nota a tutti. Penso però che la strada che abbiamo intrapreso [con Nolan] sarà il futuro».
Ha convenuto inoltre, che la contrazione della finestra di eslusiva per le sale sarebbe avvenuta anche senza la pandemia. «Lo streaming avrebbe continuato a spingere l'industria in una direzione in cui il modello di business basato sul cinema (inteso come luogo fisico) non sarebbe più stato praticabile […]. In qualche modo ci saremmo arrivati». La sala però fa parte del tessuto dello studio, il cui team internazionale ha appena ottenuto un ottimo weekend da oltre 120 milioni di dollari grazie all'uscita di No Time To Die.
Per quanto riguarda Peacock, il serivizio di streaming di NBCUniversal, Langley ha affermato che la strategia sarà la seguente: i film della Universal verranno trasmessi esclusivamente su Peacock entro e non oltre quattro mesi dall'uscita nelle sale, prima di andare su altre piattaforme digitali e alla fine ritornare al servizio.
La Langley non si è tuttavia ancora espressa chiaramente sul numero di film che ha intenzione di realizzare e di distribuire nel prossimo futuro, ma ha anticipato: «Un numero abbastanza importante, siamo pronti».
Per le dichiarazioni integrali riportiamo la fonte in calce all'articolo.
Fonte: Screen Daily
Langley ha affermato che una così lunga «esclusiva» al cinema è un qualcosa di anomalo per i tempi che corrono: «Che si tratti dello streaming o del fatto che ora tutti gli studi che stanno distribuendo nelle sale stanno facendo qualcosa di leggermente diverso, resta il fatto che con le nostre scelte stiamo abituando il pubblico, il consumatore, ad aspettarsi i film prima, che si tratti di giorno o della data stessa o in alcuni casi di 45 giorni dopo la finestra delle sale e penso che per la maggior parte dei film... i film in molti casi attraversano le loro principali entrate cinematografiche in circa due o tre settimane. L'analisi è nota a tutti. Penso però che la strada che abbiamo intrapreso [con Nolan] sarà il futuro».
Ha convenuto inoltre, che la contrazione della finestra di eslusiva per le sale sarebbe avvenuta anche senza la pandemia. «Lo streaming avrebbe continuato a spingere l'industria in una direzione in cui il modello di business basato sul cinema (inteso come luogo fisico) non sarebbe più stato praticabile […]. In qualche modo ci saremmo arrivati». La sala però fa parte del tessuto dello studio, il cui team internazionale ha appena ottenuto un ottimo weekend da oltre 120 milioni di dollari grazie all'uscita di No Time To Die.
Per quanto riguarda Peacock, il serivizio di streaming di NBCUniversal, Langley ha affermato che la strategia sarà la seguente: i film della Universal verranno trasmessi esclusivamente su Peacock entro e non oltre quattro mesi dall'uscita nelle sale, prima di andare su altre piattaforme digitali e alla fine ritornare al servizio.
La Langley non si è tuttavia ancora espressa chiaramente sul numero di film che ha intenzione di realizzare e di distribuire nel prossimo futuro, ma ha anticipato: «Un numero abbastanza importante, siamo pronti».
Per le dichiarazioni integrali riportiamo la fonte in calce all'articolo.
Fonte: Screen Daily