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Viggo Mortensen sulle critiche per aver interpretato un gay in Falling: "Che ne sapete della mia vita?"
Viggo Mortensen, fresco di debutto alla regia con Falling, storia di un uomo che gay che ospita l'anziano padre, non più autonomo, nella casa in cui vive con il compagno e la loro figlia, nel suo primo film da regista ha raccontato dello scontro tra una persona omosessuale e le convizioni conservatrici e retrograde del genitore, che non è mai stato in grado di accettare l'omosessualità del figlio.

Qualcuno, però, è arrivato a criticare l'attore per aver interpretato un personaggio gay, in base a un pensiero, che negli ultimi anni ha trovato parecchi sostenitori sul fronte dell'inclusività e della rappresentazione politicamente corretta delle minoranze, secondo cui solo un gay dovrebbe interpretare un personaggio omosessuale
 
In un'intervista a The Times Mortensen stesso ha avuto modo di parlare dell'argomento: "Sono i tempi in cui viviamo e ritengo positivo sollevare certe questioni. In breve però posso dire che non pensavo fosse un problema. Le persone mi chiedono: “E Terry Chen, che interpreta mio marito nel film, omosessuale?”. La verità è che mai chiederei a qualunque il suo orientamento sessuale facendo un casting. E poi, cosa ne sapete della mia vita? Date per scontato che io sia del tutto etero. Forse lo sono, forse no. E non penso siano affari vostri, voglio solo che il mio film funzioni e che il personaggio di John sia effiace".  

Falling è stato presentato al Sundance Film Festival 2020 e la sua uscita, in tanti paesi europei, è prevista prossimamente. 

Nel film il padre alle prese con la demenza, Willis, è interpretato da Lance Henriksen. Nel cast anche Laura Linney nei panni della sorella del protagonista.

Fonte: The Playlist

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