Milano, 30 luglio 2019 - Milano Film Festival, arrivato nel 2019 alla ventiquattresima edizione, prosegue nel suo percorso di crescita e trasformazione, portando con sé diverse importanti novità. Per il secondo anno la direzione artistica della XXIV edizione di Milano Film Festival è affidata al regista premio Oscar Gabriele Salvatores, sempre affiancato da Alessandro Beretta.
Il legame con la città di Milano non è solo nel nome, ma si concretizza da sempre in un rapporto di reciproco scambio e di reciproca caratterizzazione. Un’idea che viene richiamata anche dal claim di quest’anno del Milano Film Festival, Based on a true city.
Il Festival dal 1995 ad oggi ha avuto diverse sedi in città, dal Piccolo Teatro al Parco Sempione, a BASE in zona Tortona fino a Porta Nuova.
Quest'anno si svolgerà dal 4 al 10 ottobre in una nuova location, il The Space Cinema Odeon di via Santa Radegonda, che ne diventerà così il cuore pulsante.
Una scelta non casuale: partendo dall'idea di cinema come atto pubblico, la volontà è infatti quella di concentrare la programmazione del festival all'interno delle sale di un importante epicentro dello spettacolo milanese e nello stesso tempo quella di aprire le porte del cinema a quella parte di città che, attraversata da grandi flussi turistici e umani legati alle attività finanziarie della city, sembra sempre più allontanarsi dall'identità culturale meneghina.
Il cinema è l'arte di tutte le arti, da questa idea nasce un’altra importante novità: la nuova sezione Industry del Milano Film Festival, che si terrà il 4 e il 5 ottobre. L'iniziativa si lega ancora una volta alla città, per ribadire quanto sia falso il pregiudizio che Milano non è una città per il cinema. Le produzioni audiovisive infatti si approvvigionano a piene mani delle maestranze milanesi e lombarde. Fotografi, truccatori, parrucchieri, effetti speciali e tutta la filiera produttiva dell'audiovisivo ha casa a Milano, anche grazie proprio alla contaminazione con altre arti e settori qui già molto affermati (moda, design, pubblicità, gaming). La sezione Industry sarà un evento parallelo alla normale programmazione che coinvolgerà i professionisti dei diversi settori sia locali che internazionali, così come aziende, istituzioni, associazioni di categoria, rappresentanze consolari e culturali straniere, scuole. Convegni, workshop, incontri si alterneranno ad esperienze rivolte al pubblico.
Dichiara il direttore artistico Gabriele Salvatores: ”Milano Film Festival è un festival sul cinema, sulla sua caratteristica principale ovvero l'essere un linguaggio necessariamente contaminato, l'essere unione di tutte le arti. Milano è la città giusta per promuovere questo sguardo sulla settima arte, non teme il crossover, ma anzi lo esalta. Design, moda, musica, teatro. È un crocevia di professionisti, spesso molto giovani, che qui hanno la possibilità di incontrarsi e trovare un terreno fertile per crescere. MFF ne è un esempio, la sua vera forza sono proprio le giovani collaboratrici e collaboratori, vero cuore pulsante e forza detonante del festival. Mi auguro che l'autunno culturale milanese possa diventare sempre di più una luce che illumina il sistema cinema che c'è e lavora, anche se a volte non si vede. Ringrazio ancora una volta il Comune di Milano per il lavoro che sta facendo sia in ambito culturale che solidale”.
“Ci aspettiamo un’altra grande edizione del Milano Film Festival, diventato ormai una vera tradizione della nostra città, grazie alla sua capacità di attirare un pubblico sempre più ampio e trasversale – commenta l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Siamo poi particolarmente contenti che la sede di questa edizione sia l’Odeon The Space, un cinema che tutti noi abbiamo nel cuore. Questa scelta porterà tanti milanesi, e non solo, a scoprire o riscoprire un pezzo importante della storia cinematografica di Milano”.