Béla

Tarr

21 luglio 1955, Pécs (Ungheria)

Tra i più importanti registi del cinema europeo a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, Béla Tarr inizia a interessarsi al cinema ragazzo, realizzando alcuni cortometraggi già durante l’adolescenza. I suoi lavori amatoriali lo portarono all'attenzione dei Béla Balázs Studios, studi che prendono il nome dal noto teorico cinematografico ungherese, che finanziarono il suo esordio nel 1979, Nido familiare. Dopo alcuni film a colori, con regia dinamica e narrazioni che sembrano avere influenze nel cinema di John Cassavetes, Tarr codifica il suo stile personale, con cui viene ricordato, solo nel 1988 con Perdizione.  Gira poi quello che è considerato uno dei suoi capolavori, Satantango, della durata di sette ore e mezza. Seguono Le armonie di Werckmeister e L’uomo di Londra, quest’ultimo tratto da Simenon e con Tilda Swinton. Del 2011 è il suo ultimo lavoro, Il cavallo di Torino, ennesimo film straordinario ispirato alla filosofia di Nietzsche.

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Film di Béla Tarr

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