Truffaut

Regista, sceneggiatore, produttore, attore francese. Segnato da un'infanzia travagliata (il padre biologico non lo riconosce, il rapporto con la madre è complicato così come quello con l'istituzione scolastica), trova uno sfogo nella passione per il cinema, che gli consente un'evasione dal reale. L'incontro con André Bazin si rivela fondamentale per entrare nel circuito della critica cinematografica: Truffaut inizia a scrivere articoli per i Cahiers du Cinéma e con colleghi del calibro di Jean-Luc Godard (per il quale scrive la sceneggiatura di Fino all'ultimo respiro), Claude Chabrol, Jacques Rivette ed Éric Rohmer dà vita alla Nouvelle Vague. Dopo il cortometraggio L'età difficile (Les Mistons, 1957) gira il folgorante I quattrocento colpi (Les quatre cents coups, 1959) con l'attore feticcio Jean-Pierre Léaud: il film conquista il premio per la miglior regia al Festival di Cannes e consacra il suo autore alla ribalta della scena internazionale. Nel 1962 dirige Jules e Jim (Jules et Jim), interpretato dalla musa Jeanne Moreau. Seguono Fahrenheit 451 (1966), adattamento del romanzo omonimo di Ray Bradbury con Julie Christie; Effetto notte (La nuit américaine, 1973) con Jacqueline Bisset, che ottiene l'Oscar come miglior film straniero; Adele H., una storia d'amore (L'Histoire d'Adèle H., 1975) con Isabelle Adjani; La signora della porta accanto (La femme d'à côté, 1981) con Fanny Ardant e Gérard Depardieu. Compare come attore in Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977) di Steven Spielberg. Grande ammiratore di Alfred Hitchcock, scrive il libro Il cinema secondo Hitchcock (Le cinéma selon Alfred Hitchcock, 1966), risultato di una fitta conversazione tra i due autori nel corso di una settimana dell'agosto 1962.