Becker

Dopo gli esordi come attore, diventa assistente alla regia di Jean Renoir, con il quale collabora fino al 1938. Realizza il film collettivo di propaganda La vita è nostra (La vie est à nous, 1936), che vede tra i registi anche il fotografo Henri Cartier-Bresson. Dopo i tragici eventi della Seconda guerra mondiale, inizia ad affermarsi come autore, ma è solo negli anni Cinquanta che raggiunge la sua piena maturazione artistica., con Casco d'oro (Casque d'or, 1952), dramma amaro e affascinante con una superba Simone Signoret, e Grisbì (Touchez pas au grisbi, 1954), intenso noir crepuscolare con un grande Jean Gabin (Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia). Muore prematuramente, a soli 53 anni, subito dopo aver realizzato il capolavoro Il buco (Le trou, 1960), uno dei vertici del cinema francese di ogni tempo.