Lucio
Fulci
17 giugno 1927, Roma (Italia) — 13 marzo 1996, Roma (Italia)
Maestro dei B-movie, si ritaglia una posizione di assoluto rilievo all'interno dei film italiani a basso budget, con una produzione che affronta i generi più disparati. L'ultima parte della sua filmografia, in cui hanno particolare importanza l'horror e il thriller, è quella di maggiore rilievo. Imitato da numerosissimi atri autori, viene osannato dalla critica underground e omaggiato nel cinema, nella musica e nei fumetti. Artigiano a tutto tondo, esordisce alla regia nel 1959 con I ladri, film comico con Totò. Prosegue poi sempre con pellicole leggere, spesso con protagonisti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ma è dagli anni Settanta che inizia a imporsi in maniera significativa. Sulle orme di Dario Argento, anche nella scelta del titolo, gira Una lucertola con la pelle di donna (1971), buon esempio di giallo all'italiana dalle atmosfere psichedeliche e sensuali. Perfeziona la formula con il successivo Non si sevizia un paperino (1972), che diventa un autentico cult. Caratterizzato da un pessimismo sempre più marcato, nel 1979 arriva alla svolta della sua carriera con Zombi 2, esplicitamente influenzato da George A. Romero. Gore, splatter e orrore soprannaturale, sono al centro di una sorta di trilogia costituita da Paura nella città dei morti viventi (1980), Quella villa accanto al cimitero (1981) e ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà (1981), da molti considerato il suo film migliore. Negli ultimi dieci anni di carriera, non realizza più nessuna opera di particolare rilievo.
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