Maurizio
Nichetti
8 maggio 1948, Milano (Italia)
Inizia a muovere i primi passi nel cinema accanto a Bruno Bozzetto, come sceneggiatore e attore, ad esempio in Allegro ma non troppo (1976). Nel 1974 fonda la compagnia teatrale Quelli di Grock, insieme a Gero Caldarelli e Osvaldo Salvi. Anche grazie al teatro, frequenta un corso di mimo e perfeziona una comicità surreale che diventa un tratto distintivo della sua poetica, con un’attenzione particolare per l'animazione e per le dinamiche del cinema muto. Ottiene buoni consensi con il suo lungometraggio d'esordio, Ratataplan (1979), racconto a episodi, realizzato con pochissimi mezzi, che omaggia Chaplin, Buster Keaton e Jacques Tati. Raggiunge la piena maturazione artistica con Ladri di saponette (1989), commedia fantastica che, giocando con il Neorealismo (già dal titolo) e sperimentando con il linguaggio cinematografico, ragiona con raro acume su cinema, televisione e pubblicità. Molto godibile anche il successivo Volere volare (1991), fiaba contemporanea che unisce animazione e live action. Le opere successive non aggiungono nulla a quanto realizzato in precedenza. Nel corso degli anni, svolge attività didattica presso il CSC di Torino, l'Università Cattolica, la Civica Scuola di Cinema e la IULM, sempre a Milano.
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