Nagisa
Ōshima
31 marzo 1932, Kyoto — 15 gennaio 2013, Fujisawa
Premi Principali
Regista e sceneggiatore giapponese. Nel 1960 firma Racconto crudele della giovinezza (Seishun Zankoku Monogatari), manifesto della Nouvelle Vague giapponese, che ne impone immediatamente il talento folgorante e fuori dagli schemi. Nel 1968 realizza L’impiccagione (Kôshikei), parabola su un’esecuzione capitale d’impianto grottesco, che ne conferma lo sguardo critico e caustico. L’esplosione internazionale avviene però nel 1975 con Ecco l’impero dei sensi (Ai no korīda), immortale e sovversivo capolavoro del cinema erotico sull’intreccio tra Eros e Thanatos, pesantemente censurato in Italia e divenuto un indiscusso e iconoclasta oggetto di culto. Tre anni dopo vince il Premio per la migliore regia a Cannes con L’impero della passione (Ai no bōrei, 1978). Seguono Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence, 1983), racconto di un amore omosessuale d’ambientazione militare con protagonisti David Bowie e Ryuichi Sakamoto (anche autore della memorabile colonna sonora), il buñueliano Max amore mio (Max mon amour, 1986), scritto insieme a Jean-Claude Carrière, e l’ultimo Tabù - Gohatto (Gohatto, 1999), col quale torna in concorso al Festival di Cannes.
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