Peter

Greenaway

5 aprile 1942, Newport
Pittore, regista e sceneggiatore gallese. Studia pittura e cinema e tenta, ma senza successo, di entrare a far parte del Royal College of Art Film School. Ottiene la sua prima personale come pittore alla Lord’s Gallery nel 1964. Nel 1982 approda alla Mostra del Cinema di Venezia con I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman's Contract), suo primo lungometraggio che ne mette in luce il talento figurativo e la capacità di far leva su svariate composizioni estetiche e formali. Tra i suoi successi spiccano: Lo zoo di Venere (A Zed & Two Noughts, 1985), Il ventre dell'architetto (The belly of an architect, 1987); Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (The Cook, the Thief, His Wife & Her Lover, 1989), sulfurea e scatenata commedia nera intinta nel sangue, impietosa verso i rapporti di potere; I racconti del cuscino (The pillow book, 1996). Il suo eclettismo lo porta, nel frattempo, a cimentarsi con molte altre forme d’arte e il suo cinema si spinge sempre più alle soglie della provocazione intellettuale e dell’installazione video-artistica, come testimonia il densissimo trittico in digitale Le valigie di Tulse Luper, la cui prima parte è stata presentata a Cannes e la terza a Venezia. Tra i suoi ultimi film Nightwatching con Martin Freeman nei panni del pittore olandese Rembrandt, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2007, Goltzius and the Pelican Company (2012) e Eisenstein in Messico (Eisenstein in Guanajuato, 2015), teorico e divertito racconto di una porzione della vita del geniale regista sovietico.
Ordina Per

Film di Peter Greenaway

Nessun film presente
Maximal Interjector
Browser non supportato.