Robert
Rodriguez
20 giugno 1968, San Antonio (Texas, USA)
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Ama il cinema fin da bambino e, folgorato dalla visione di 1997 – Fuga da New York (Escape from New York, 1981) di John Carpenter, decide di coltivare il sogno di diventare regista. Dopo tanti corti gira il suo cortometraggio più importante, Bedhead (1991), storia dello scontro tra un fratello e una sorella. Un progetto che gli fa mettere da parte una discreta somma di denaro (circa 7.000 dollari), incrementata dal suo lavoro come “cavia per esperimenti”, per girare la sua opera prima El Mariachi (1992), sorprendente successo, al quale seguiranno i sequel Desperado (1995), rifacimento a più alto budget del film precedente, e C’era una volta in Messico (Once Upon a Time in Mexico, 2003): in entrambi Antonio Banderas rileva Antonio Gallardo. Al Festival di Toronto del 1992 Rodriguez conosce Quentin Tarantino, che nella stessa cornice presenta il suo esordio Le iene (Reservoir Dogs, 1992). Tra i due nasce una grande amicizia che li porta a realizzare insieme Dal tramonto all’alba (From Dusk Till Dawn, 1996), folle e cartoonesca storia di vampiri diretta da Rodriguez e interpretata da George Clooney e dallo stesso Tarantino, che aveva scritto anche la sceneggiatura molti anni prima per poi rimetterci mano insieme al regista. Nel 2001 ottiene un ottimo successo di pubblico con Spy Kids (2001), che avrà ben tre sequel. In questa parentesi di cinema per ragazzi il regista sperimenta il Chroma Key, che porterà a ulteriore perfezionamento in Sin City (2005) e Sin City – Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For, 2014), tratti con estrema fedeltà dagli albi a fumetti di Frank Miller e girati totalmente con questa tecnica. Nel 2007 Rodriguez e Tarantino si cimentano con l’operazione Grindhouse, realizzando rispettivamente Grindhouse – Planet Terror (Planet Terror, 2007) e Grindhouse – A prova di morte (Death Proof, 2007). A partire da uno dei fake trailer dello stesso Planet Terror gira Machete (2010), con un sequel, Machete Kills (2013). In Alita – Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel, 2019) conferma la sua passione per il cinema per ragazzi portando a compimento un vecchio progetto di James Cameron.
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