Storie di donne s'intrecciano a Teheran. Soheila (Roya Javidniya) considera ormai finito il rapporto con il marito che la tradisce: quest'ultimo ha appena assunto una segretaria, Azar (Pantea Panahiha), che gli ha nascosto di essere sposata per poter ottenere il lavoro. Anche Azar ha i medesimi problemi in famiglia: il marito ha una relazione con Simin (Shabnam Moghadami), donna divorziata che insegna chimica all'università. Tra le sue studentesse c'è una ragazza che Soheila conosce bene.
Dramma corale incentrato sulle difficili condizioni in cui vivono le donne iraniane. Maltrattamenti, tradimenti, bugie e scarse attenzioni: le protagoniste del film soffrono delle stesse dinamiche familiari, prigioniere di un paese che non riesce a cambiare. L'intento del regista è chiaramente di denuncia, e i contenuti sono forti e incisivi, ma Acrid, allo stesso tempo, è un film piuttosto didascalico che regala davvero pochi guizzi. Apprezzabile e sentito, nonostante alcuni passaggi troppo scolastici che ne limitano la portata. Buona la performance complessiva del cast.