Dal 20 al 24 giugno 2018 a Milano, presso lo Spazio Oberdan, ha avuto luogo la Seconda edizione del LongTake Interactive Film Festival, ideato e realizzato da LongTake insieme a Cineteca Italiana, con il patrocinio del Comune di Milano.
Cinque giorni di cinema dove il pubblico è protagonista!
Sul prestigioso schermo dello Spazio Oberdan abbiamo visto passare pellicole inedite sul mercato italiano come Raw - Una cruda verità e Zama, fino a grandi capolavori della storia del cinema.
Ed è stato infatti il pubblico a decretare il film vincitore tra gli otto in Concorso inediti nelle sale italiane di questa edizione: American Honey di Andrea Arnold e a scegliere i film da proiettare nelle quattro categorie: Omaggio a Miloš Forman; Omaggio a Ingmar Bergman nel centenario della nascita; Omaggio a Isao Takahata; Cinquant’anni dal ’68.
Durante la serata conclusiva sono stati inoltre assegnati i Premi del Concorso di critica cinematografica dedicato a Marco Valerio: la vincitrice della Seconda Edizione del Concorso per giovani critici cinematografici under 30 è stata Diana Cardani con la recensione A Song to Remember del film Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina.
Nella categoria over 30, il vincitore è stato Stefano Delibra con la recensione Vogliamo vivere! Il grido di speranza degli esuli siriani nell’ultimo film di Aki Kaurismäki, The Other side of Hope.
Oltre ai film in gara e al concorso per giovani critici cinematografici dedicato a Marco Valerio, il Festival ha avuto ospiti d’eccezione: Luca Bigazzi, direttore della fotografia de Il divo e La grande bellezza, che ha incontrato il pubblico dopo la visione de Il divo, scelto dal pubblico tra i film più importanti a cui ha collaborato e Samuele Sestrieri e Olmo Amato, registi de I racconti dell’orso che hanno ripercorso le varie fasi della loro scommessa: realizzare un film con un budget irrisorio, senza troupe e con attrezzatura limitata.
A inaugurare il Festival è stata la proiezione de Il vento (The Wind,1928) di Victor Sjöström, capolavoro del cinema muto che quest’anno ha spento 90 candeline. La proiezione è stata musicata dal vivo dal pianoforte di Francesca Badalini, compositrice e pianista che ha accompagnato numerosi film muti nel corso della sua notevole carriera.
A chiudere il Festival è stata la proiezione de La donna che visse due volte (Vertigo, 1958) di Alfred Hitchcock in pellicola 35 mm.
Tutti i film sono stati proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano.