Gioventù, amore e rabbia
The Loneliness of the Long Distance Runner
1962
Paese
Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
104 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Tony Richardson
Attori
Michael Redgrave
Tom Courtenay
Avis Bunnage
Alec McCowen
James Bolam
Joe Robinson
Dervis Ward
Topsy Jane
Colin (Tom Courtenay) viene mandato in riformatorio per un piccolo furto. Qui attira l'attenzione del direttore (Michael Redgrave) per la sua velocità e resistenza nella corsa di fondo. Tratto da un racconto di Alan Sillitoe, anche sceneggiatore e già autore di Sabato sera, domenica mattina (Karel Reisz, 1960), Gioventù, amore e rabbia, didascalica traduzione del più ispirato titolo originale The Loneliness of the Long Distance Runner ("la solitudine del maratoneta"), rappresenta uno dei massimi esempi del Free cinema, la Nouvelle Vague britannica che all'inizio degli anni Sessanta aveva riportato l'attenzione dei registi sul realismo sociale – certamente influenzati anche dal neorealismo italiano – e sulla coscienza della classe operaia nel dopoguerra. La corsa campestre è qui metafora della riflessione sulla propria condizione e posizione esistenziale, laddove Tony Richarson raccorda i momenti di allenamento solitario ai flashback prima del riformatorio, nella precarietà di una casa di provincia illusa dalla politica della produttività e della prosperità, oltre che corrotta dal consumismo inaugurato dall'arrivo della televisione. Il giovane arrabbiato Colin (un Tom Courtenay al suo brillante esordio) è il simbolo del distacco generazionale dal vecchio patriarcato, nella (rinnovata) consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo, lontano dai padroni e dalle autorità, pur nella sconfitta predestinata dal potere repressivo. Vivo e disperato cuore pulsante di una nuova libertà individuale e cinematografica: da riscoprire.
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