Sara Newton (Daveigh Chase) parte insieme al suo cane Beethoven per Quicksilver, dove abita suo zio Freddy (Dave Thomas), città in cui si trova una miniera di mercurio abbandonata. Quando Beethoven ritrova una vecchia banconota rara, Sara pensa di cercare il tesoro nascosto. Ormai è rimasto solo il nome del San Bernardo: Beethoven V, comunque in linea con i due precedenti, è un ulteriore conferma di come si possa spremere un marchio al limite dell'impossibile. L'incipit anni '20 non era neanche da buttare, ma Mark Griffiths ci tuffa immediatamente nella mediocrità di una pellicola senza significato: tra le sequenze scult, l'uso degli idranti per far pulizia in casa o Beethoven che si siede sulle lattine di birra per aprirle. Le aspettative verso una serie già defunta al secondo film non erano certo alte, ma il risultato è ancora peggiore di quanto ci si potesse aspettare. Un film di cui nessuno ha memoria, passato solo in versione home video.