Dopo che il circo in cui lavora chiude, il clown Bo Hooper (Jerry Lewis) si trova a dover ricominciare da capo. Si trasferisce dalla sorella (Susan Oliver) e inizia a cercare lavoro, passando in rassegna i più improbabili impieghi: benzinaio, commesso, barman, cuoco cinese, animatore di discoteca, facendo solo disastri. Quando Bo viene assunto come postino, la sua vita sembra aver finalmente preso una svolta positiva anche grazie all'incontro con Millie (Deanna Lund). Dopo quasi dieci anni di assenza, Jerry Lewis torna sulle scene, ma le sue straordinarie doti d'interprete appaiono inevitabilmente arrugginite. Anche il campionario di gag che si accumulano non brilla certo per originalità, anzi spesso e volentieri si ha l'impressioni di assistere a fiacche riprese completamente depotenziate dal loro spessore comico e di brillantezza creativa. Tra trovate banali, smorfiette spesso gratuite, giochi di nonsense abbastanza prevedibili e quasi mai efficaci, il film si trascina stancamente senza stimolare il minimo interesse, annaspando in una mediocrità ineludibile, incapace di lasciare il segno sia nel bene che nel male. Dimenticabile e molto triste testimonianza di un talento eccelso sfiorito che solo occasionalmente fa capolino. Nella versione italiana, Jerry Lewis è doppiato per la prima volta da Oreste Lionello che ha sostituito lo scomparso Carlo Romano, storica voce del comico americano.