Dopo un periodo trascorso in carcere per insider trading (compravendita di titoli di un’azienda da parte di soggetti legati alla stessa e perciò in possesso di informazioni riservate), l’imprenditrice Michelle Darnelle (Melissa McCarthy) vuole riscattare la propria immagine agli occhi del Paese. Ma non tutti sono disposti a dimenticare le sue colpe.

Basato su un personaggio originale della comica Melissa McCarthy, The Boss è una commedia che vede come unica mattatrice l’attrice americana nonostante il ricco cast che la affianca. La McCarthy porta sulla scena una figura eccessiva e sopra le righe, ispirata allo stile “cafonal” di Donald Trump, che catalizza l’attenzione e fa da detonatore per tutte le numerose gag. Peccato che, al di là della risata sporadica spesso ricercata con mezzi grevi, non ci sia altro: esangue la sceneggiatura, poco credibili e macchiettistiche le caratterizzazioni, nullo il riferimento alla contemporaneità economicamente compromessa. La protagonista punta tutto sullo slapstick, spingendo il pedale della fisicità esplosiva, e spesso sembra procedere con il pilota automatico, dando vita a una commedia cucitale addosso che è vittima della banalità del personaggio principale, forse efficace in un breve sketch televisivo ma inadatto alla dimensione cinematografica. Troppo breve il cameo di Kathy Bates.