Il brigante di Tacca del Lupo
1952
Paese
Italia
Generi
Storico, Drammatico
Durata
93 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Pietro Germi
Attori
Amedeo Nazzari
Cosetta Greco
Oreste Romoli
Saro Urzì
Vincenzo Musolino
Fausto Tozzi
Aldo Bufi Landi
Oscar Andriani
Nel 1863 una compagnia di bersaglieri comandata dal capitano Giordani (Amedeo Nazzari) viene convocata a Melfi, in Basilicata, per reprimere la banda di briganti capitanata dal losco Raffa Raffa (Oreste Romoli) che non riconosce il Regno d'Italia e sostiene il ritorno dei Borboni. Anche grazie all'aiuto del commissario Siceli (Saro Urzì), i bersaglieri riescono a espugnare il luogo dove il bandito si nasconde e a sconfiggere la sua banda.
Adattando l'omonimo romanzo di Riccardo Bachelli, Germi inserisce un soggetto di matrice risorgimentale in un contesto da western. Attento alla lezione del cinema americano, il regista è mirabile nello sfruttare al meglio gli ambienti in chiave espressiva e confezionare un prodotto d'impeccabile professionalità, ma tutto sommato non troppo sentito oltre che poco attendibile e veritiero dal punto di vista storico. Lo scontro tra l'irruenza dell'inflessibile Giordani e l'intelligenza machiavellica di Siceli segna le distinzioni tra due diversi modi di intendere il mantenimento dell'ordine: passionale e energico pur sempre ligio alle autorità superiori quello del capitano dei bersaglieri; calcolatore e più propenso a usare l'astuzia al posto della forza quello del commissario. Ma, rispetto alle opere precedenti di Germi, l'affresco sociale appare più schematico e meno partecipe, sacrificato in nome di una spettacolarità il cui apice è rappresentato dall'epica battaglia finale, cruenta e trascinante, grazie a una regia essenziale e a un montaggio frenetico e impetuoso. Ed è proprio nelle sequenze d'azione che il regista dà il meglio di sé, regalando almeno un paio di scene memorabili, riscattando in parte le ingenuità e le incongruenze di una sceneggiatura firmata in collaborazione con Federico Fellini e Tullio Pinelli.
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