C'era una volta un padre
Chichi ariki
1942
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
94 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Yasujirō Ozu
Attori
Chishū Ryū
Shūji Sano
Shin Saburi
Takeshi Sakamoto
Mitsuko Mito
A seguito di una tragedia (la morte di uno studente, annegato per via di una disgraziata fatalità), il professor Horikawa (Chishū Ryū) si dimette dalla scuola in cui lavora e cambia aria, portando con sé il figlioletto Ryohei (Shūji Sano). Per garantirgli un sostentamento gli toccherà però lavorare a Tokyo, cosa che lo terrà inevitabilmente lontano da lui. Lo rivedrà quasi trent'anni dopo, ritrovandolo adulto e scoprendo che è diventato anch'egli professore, seguendo le orme del padre.
Girato negli anni della guerra, un film deliziosamente struggente, costantemente a fior di lacrima, che sa suscitare interesse per le vicende narrate e favorire un'immedesimazione totale col destino dei personaggi e le loro psicologie. Ozu adotta uno stile sobrio e asciutto, che ritornerà prepotentemente nei suoi capolavori assoluti, lavorando sul potere archetipico e umanissimo del sentimento e agendo sempre e comunque in sottrazione, con uno spiccato tatto umanistico e un incredibile senso di naturalezza. La messa a fuoco della figura paterna, seppur con qualche forzatura melodrammatica di troppo che limita il risultato finale, emoziona e convince, graziata com'è dal voto di castità operato dal regista. Il titolo, col suo carico di malinconia e rimpianto, rispecchia pienamente l'anima di un'opera che sa vedere ben più in profondità del rapporto padre-figlio e che usa, semmai, tale binomio per parlare di autenticità e di ciò che può e deve restare, al di là delle catastrofi. Un film dal profondo valore educativo, che non è imposto dall'alto ma sembra vivere, come un monito discreto, all'interno di ogni singolo fotogramma.
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