Medioevo. La storia di cinque aspiranti cavalieri (Raoul Bova, Marco Leonardi, Edward Furlong, Thomas Kretschmann, Stanislas Merhar), molto diversi tra loro ma accomunati da una leggendaria impresa: ritrovare, dopo che è stata nascosta da alcuni traditori della corte di Francia, la Sacra Sindone, il sudario dove venne avvolto Gesù dopo la crocifissione. Uno dei film più ambiziosi (e costosi) di Pupi Avati, che adatta il suo omonimo romanzo: anni di pre-produzione e diverse settimane di riprese tra la Puglia, Todi, Tunisia, Scozia, Francia e altri set. Al regista va riconosciuto il merito, non comune agli autori italiani, di affrontare diversi generi agli antipodi (il grottesco, l'horror, la commedia intimista e la ricostruzione storica), battendo un'epoca non esploratissima dal nostro cinema. Ma questo, in ogni caso, non basta a far decollare una pellicola imbrigliata in una narrazione spesso troppo parlata e prolissa, approssimativa e noiosa nonostante i momenti di battaglie con note horror (quasi splatter). Ambizioni elevate, realizzazione mediocre. Cast volenteroso ma impacciato; Carlo Delle Piane è Giovanni da Cantalupo, F. Murray Abraham è Delfinello da Coverzano. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini.