Nick Garcos (Richard Conte), reduce di guerra, si convince a trasportare un carico di mele a San Francisco a bordo di un camion. Arrivato a destinazione, si troverà di fronte l'uomo (Lee J. Cobb) che reputa responsabile dell'incidente che ha subito suo padre Yanko (Morris Carnovsky), un ex camionista che ha perso l'uso delle gambe. Da un romanzo di A.I. Bezzerides, un dramma influenzato dal cinema noir dell'epoca, che parla di vendetta ma anche delle brutture del sistema capitalistico americano. Come in molte sue pellicole del periodo, Dassin utilizza il suo stile realistico per lanciare forti messaggi a livello sociale, facendo riflettere più che condannando il paese che l'ha accolto e lanciato, ma anche che presto lo manderà in esilio in seguito al maccartismo. La composizione visiva è pregevole, mentre la scrittura dei personaggi è un po' superficiale e il copione ha diversi momenti di stanca. Amaro e coinvolgente, ma altalenante e recitato così così: il migliore in campo è Lee J. Cobb.