Due sicari (Eli Wallach e Robert Keith) arrivano a San Francisco per recuperare un carico di eroina di contrabbando. La polizia però è sulle loro tracce e non gli renderà la vita semplice. Ispirato alla serie The Lineup, trasmessa in televisione dal 1954 al 1960 e di cui Don Siegel diresse l'episodio pilota, Crimine silenzione, rappresenta, per il regista, una prova in un territorio già battuto, elemento che traspare dalla sicurezza glaciale con cui dirige il lungometraggio dal primo all'ultimo minuto. Rispetto ai suoi precedenti film sulla criminalità (come Faccia d'angelo del 1957), approfondisce maggiormente anche i metodi dei poliziotti, dandogli un discreto spazio, anche se l'attenzione è tutta per il violento sicario Dancer, interpretato da un Eli Wallach in uno dei ruoli più belli e importanti della sua carriera. La pellicola alterna momenti (fin troppo) convenzionali a sequenze dal fortissimo impatto emotivo: colpisce, soprattutto, la scena dell'omicidio nel bagno turco e il movimentato finale. Notevole anche il lavoro topografico su San Francisco.