Marco (Joska Versari) ha otto anni e molti problemi a scuola e in famiglia: schernito dai compagni, trascurato dai genitori a un passo dalla separazione, un giorno esprime il desiderio di diventare grande. Si trasformerà magicamente in un quarantenne (Renato Pozzetto).
Una delle migliori interpretazioni di Renato Pozzetto, perfetta maschera stralunata che incarna l'ingenua vitalità infantile e metaforizza la difficoltà di crescere in un mondo dominato dai bisogni degli adulti. Il messaggio sulla necessità di credere nei sogni per poter maturare e di mantenere vivo il bambino dentro di noi si rivela tutt'altro che banale, la comicità è contenuta e piacevole, ma c'è qualche stucchevolezza di troppo nei siparietti tra Marco cresciuto e la sorellina Silvietta (Gaia Piras). Finale inaspettato e commovente. Curiosità: in una scena appare, su uno schermo televisivo, l'attrice Susan Sarandon, ai tempi compagna del regista Franco Amurri.