Dirty Difficult Dangerous
Dirty Difficult Dangerous
2023
Paesi
Francia, Italia, Libano
Generi
Drammatico, Fantasy, Sentimentale
Durata
83 min.
Formato
Colore
Regista
Wissam Charaf
Attori
Clara Couturet
Ziad Jallad
Rifaat Tarabay
Darina Al Joundi
Kawsie Chandra
Beirut, Libano. Il rifugiato siriano Ahmed (Ziad Jallad) e l’immigrata etiope Mehdia (Clara Couturet) tentano di vivere una storia d’amore clandestina. Lei è costretta ad una condizione simile alla schiavitù e lui, discriminato per le sue origini, non trovando lavoro, rimedia come può vendendo pezzi di metallo per il riutilizzo. Entrambi sanno che è un rapporto senza futuro ma nessuno dei due ha nulla da perdere perciò, non appena si presenta l’occasione, tentano la fuga nonostante la salute di Ahmed non faccia ben sperare...
Diretto dal regista franco-libanese Wissam Charaf, Dirty Difficult Dangerous è un prodotto dalle premesse insolite. Si presenta infatti non solo come opera di denuncia, bensì come un mix di diversi generi cinematografici dal romantico al drammatico, passando per lo sci-fi che, nonostante la disomogeneità, riescono a unirsi dando alla luce una film innovativo. Charaf ci mostra con forza espressiva una storia d’amore particolare e contornata da eventi di disumanità. Il motore della vicenda è l’oggettificazione dell’essere umano con una narrativizzazione visiva dei soprusi che i due protagonisti sono costretti a subire giorno dopo giorno. Mehdia, nonostante abbia un lavoro come domestica, si trova sottomessa dalla donna libanese che la ospita, vivendo una vita all’insegna della paura. Al contrario, Ahmed non possiede un impiego ed è continuamente sottoposto alle discriminazioni che riceve per il fatto di essere siriano. Interessante notare la metafora della personificazione dell’uomo-oggetto per via della fantascientifica malattia: il braccio destro del ragazzo, infatti, espelle metallo facendolo così diventare un confuso ibrido tra uomo e macchina. In ultima analisi però Charaf, pur distaccandosi dalle classiche convenzioni del cinema di denuncia, lascia l’amaro in bocca mostrandosi fin troppo derivativo da altre opere decisamente più visionario. Tante buone idee, molta l'esperienza ancora da maturare. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia come film di apertura delle Giornate degli Autori 2022.
Diretto dal regista franco-libanese Wissam Charaf, Dirty Difficult Dangerous è un prodotto dalle premesse insolite. Si presenta infatti non solo come opera di denuncia, bensì come un mix di diversi generi cinematografici dal romantico al drammatico, passando per lo sci-fi che, nonostante la disomogeneità, riescono a unirsi dando alla luce una film innovativo. Charaf ci mostra con forza espressiva una storia d’amore particolare e contornata da eventi di disumanità. Il motore della vicenda è l’oggettificazione dell’essere umano con una narrativizzazione visiva dei soprusi che i due protagonisti sono costretti a subire giorno dopo giorno. Mehdia, nonostante abbia un lavoro come domestica, si trova sottomessa dalla donna libanese che la ospita, vivendo una vita all’insegna della paura. Al contrario, Ahmed non possiede un impiego ed è continuamente sottoposto alle discriminazioni che riceve per il fatto di essere siriano. Interessante notare la metafora della personificazione dell’uomo-oggetto per via della fantascientifica malattia: il braccio destro del ragazzo, infatti, espelle metallo facendolo così diventare un confuso ibrido tra uomo e macchina. In ultima analisi però Charaf, pur distaccandosi dalle classiche convenzioni del cinema di denuncia, lascia l’amaro in bocca mostrandosi fin troppo derivativo da altre opere decisamente più visionario. Tante buone idee, molta l'esperienza ancora da maturare. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia come film di apertura delle Giornate degli Autori 2022.
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